“Subito dopo la Calabria e la Campania, la Basilicata registra un tasso di lavoro irregolare più alto, superiore al 20 per cento. Il lavoro nero nel Mezzogiorno è doppio rispetto al Nord Italia: al Sud il tasso degli irregolari sul totale dei lavoratori supera infatti il 18 per cento, contro una media del 9 per cento nelle regioni settentrionali”. E’ quanto dichiarato dal segretario generale regionale della Uil di Basilicata, Carmine Vaccaro commentando i dati presentati alla Camera dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nell'ambito dell'indagine conoscitiva condotta dalla commissione Lavoro, che rilanciano l'iniziativa sindacale per l'emersione dal lavoro irregolare per intensificare le azioni di contrasto.
“Tra le altre indicazioni utili dell'indagine – dice Vaccaro – il sommerso maschile riguarda in prevalenza i lavoratori dell'agricoltura, mentre quello femminile riguarda i servizi. I soggetti maggiormente esposti al lavoro irregolare sono gli immigrati. E' evidente che gli interventi finora effettuati per contrastare il lavoro nero non sono sufficienti, infatti le violazioni della disciplina dello Statuto dei Lavoratori sono aumentate del 262 per cento.
La Uil di Basilicata ha sempre ritenuto che è indispensabile mettere in campo misure eccezionali, anche se provvisorie.
Uno strumento di questo tipo efficace ed immediato per la Uil è quello dei “buoni lavoro”. Certo non sono il massimo rispetto alle tutele dei lavoratori, ma in questo momento – aggiunge il segretario della Uil – potrebbero dare una risposta economica a tanti inoccupati e disoccupati che non sono in grado di assicurare un reddito sufficiente alla propria famiglia. Ci fa piacere riscontrare che anche il ministro Sacconi abbia indicato i “buoni lavoro” come un'efficace misura di emersione dal lavoro irregolare.
Perciò tra le misure che la Regione dovrà adottare per fare fronte alla drammatica crisi in atto, sicuramente questa dei “buoni lavoro” può essere utile coinvolgendo gli Enti Locali.
Per la Uil – conclude – occorre oggi partire dalle piccole cose, che servano a far passare la buriana, se vogliamo domani condividere nuovi progetti di crescita, di sviluppo e di ripresa economica della nostra regione”.
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