Lavoro e ammortizzatori sociali, interrogazione di Singetta

Il Presidente del Gruppo consiliare regionale di Alleanza per l’Italia chiede di sapere “perché non si utilizzino i lavoratori disoccupati o in mobilità all’interno di enti pubblici e sub-regionali che lamentano carenze di organico”

Il Consigliere regionale di Api, Alessandro Singetta, con una interrogazione a risposta orale ha inteso chiedere delucidazioni al Presidente della Giunta regionale ed all’Assessore competente sul “perché non si utilizzino, all’interno degli enti pubblici e sub-regionali, che lamentano un’atavica carenza di organico, i soggetti che si trovano in mobilità o in regime di disoccupazione. I soggetti che hanno perso il proprio posto di lavoro e che usufruiscono del regime di disoccupazione, e quelli che si trovano in regime di mobilità, potrebbero rappresentare una risorsa che potrebbe essere utilmente impiegato all’interno degli enti pubblici, laddove si lamenta spesso carenza di personale”.

“A tal fine – continua Singetta – ho inteso presentare l’interrogazione per sapere quale sia il numero complessivo dei lavoratori in regime di mobilità e se non sia possibile ed opportuno, attraverso iniziative mirate, consentire agli enti ed alle aziende che ne facciano richiesta (e che abbiano i necessari requisiti sotto il profilo delle carenze in organico) di stipulare contratti con i lavoratori suddetti che consentano, con un modesto esborso, di avvalersi del personale loro necessario”.

“L’esigenza di far fronte al gravoso problema della disoccupazione – prosegue l’esponente di Api – potrebbe andare di pari passo con l’altrettanto irrinunciabile esigenza di gestione ottimale e di funzionamento della ‘macchina amministrativa’. Pertanto, ho ritenuto utile chiedere anche se non sia opportuno attivarsi rapidamente al fine di consentire che la domanda e l’offerta di lavoro si incontrino (senza penalizzazioni per i lavoratori) con una integrazione economica che consenta il rispetto dei diritti, anche salariali, del personale in mobilità ed una modesta spesa per gli enti e/o aziende interessate”.

Nel ricordare come “la nostra regione sta vivendo, in maniera a volte drammatica, il fenomeno di una crescente mancanza di opportunità lavorative” Singetta evidenzia che “al contempo, molti enti pubblici e sub-regionali lamentano carenza di personale cui non riescono a far fronte sia in virtù dei vincoli imposti dal patto di stabilità che dal blocco delle assunzioni, nonché dalla scarsità di risorse economiche da destinare a tali iniziative. Pertanto – conclude – ritengo si debbano cercare strade alternative a quelle sinora percorse, con uno sforzo mirato a promuovere l’ incontro tra offerta e domanda di lavoro”.

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