Latronico (Pdl) su celebrazioni 150° Unità d’Italia

“Non so se l'insurrezione del 18 agosto del 1860 a Potenza fu davvero una rivolta popolare oppure come alcuni storici sostengono un’iniziativa piuttosto elitaria guidata da alcuni borghesi del posto; quel che e' certo che la lettura del Risorgimento e dei suoi moti, del rapporto tra la monarchia borbonica e quella sabauda; ed infine il rapporto tra processo di unificazione e reale adesioni delle popolazioni del Sud, restano problematiche ancora aperte agli studi ed agli approfondimenti”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico.
“La giusta celebrazione del 150° anniversario dell'unita' d’Italia dovrebbe essere l'occasione per dare la parola agli storici, di diversi orientamenti, e per evitare di strattonare la storia che spesso e' controversa per dimostrare tesi funzionali alle polemiche politiche schiacciate sul contingente. Solo uno sguardo disincantato sul passato, senza indulgere a retoriche patriottarde, può far recuperare un sentimento di coesione nazionale e nello stesso tempo esaltare le specificità della nostra nazione la cui forza sta nel riconoscimento dei sui accenti e delle sue differenze. In tal senso andrebbe recuperato il sentimento dei costituenti i quali, consapevoli che un disegno di coesione dovesse ancora evolvere senza cancellare le differenze di un Paese così variegato, seppero immaginare un assetto autonomistico dello Stato unitario che si trasformò negli anni nel regionalismo e che oggi può ulteriormente compiersi con il federalismo. Sia dunque il nostro, il tempo per una percezione matura della storia che ci precede ed anche il momento per atti di governo che sappiano non temere le necessarie trasformazioni per rendere le istituzioni più adeguate alla necessità dei tempi nuovi senza timori e senza pregiudizi negativi”.

BAS 05

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