Lapenna (Pps): su dissesto Comune di Potenza

La crisi finanziaria del comune di Potenza è storica e non si può imputare ogni volta la colpa della mancanza di servizi al debito strutturale per giustificare, invece, una politica di irresponsabile amministrazione della città capoluogo.
È quanto dichiara il Segretario regionale dei Popolari per il Sud, Sergio Lapenna.
La città di Potenza- afferma Lapenna – negli ultimi anni è andata incontro ad un progressivo peggioramento che è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Il Sindaco non può imputare al Governo Berlusconi per i tagli recenti, la mancata erogazione di alcune prestazioni essenziali,poiché la crisi finanziaria del comune è il frutto di anni di cattiva gestione e di sperpero di risorse che non sono state distribuite in maniera sensata. Le forze di opposizione hanno sempre chiesto una politica di rigore che evitasse una serie di sprechi che, anche attualmente, sono in essere, proprio per poter garantire quanto meno la copertura dei servizi fondamentali. È necessario – a parere di Lapenna – salvare il Comune perché è in uno stato di emergenza e le conseguenze rischiano di pagarle i cittadini e riconoscere alla città di Potenza il ruolo di città capoluogo, poiché accoglie gran parte dell’hinterland. Poi – conclude Lapenna – bisogna ripensare ad una politica di programmazione più responsabile delle risorse e degli investimenti che da anni non viene fatta e, ferme restando le responsabilità del centro sinistra, anche le forze di opposizione devono esprimere una voce unanime, senza pareri discordanti che generano ancora più confusione in un momento così delicato.
Bas 03

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