L.219/81, Singetta: bilancio industrializzazione postsisma

L’esponente dell’Api, in un’interrogazione al Presidente della Giunta, chiede di conoscere i dati utili per verificare se gli obiettivi legislativi volti ad incentivare le iniziative industriali nelle aree terremotate siano stati raggiunti

“In occasione del trentennale del grave evento sismico che colpì la Regione Basilicata, si ritiene opportuno acquisire alcuni dati al fine di verificare se gli obiettivi che spinsero il governo nazionale ad approvare alcuni provvedimenti legislativi volti ad incentivare le iniziative industriali nelle aree terremotate siano stati raggiunti ed in che percentuale. Ciò anche per sfatare il diffuso luogo comune secondo cui lo Stato avrebbe erogato fondi alle regioni meridionali colpite dal terremoto dell’80 (e quindi anche alla Basilicata) che non li avrebbero impiegati in maniera produttiva”. E’ quanto afferma il consigliere regionale dell’Api, Alessandro Singetta, in un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale.

L’esponente dell’Api chiede, quindi, di conoscere “quali e quante nuove iniziative industriali sono state finanziate con i fondi previsti dalla L. 219/81 (e s.m.i.) e quante risultano ancora in esercizio (sia pieno che parziale); quali dovevano essere i livelli occupazionali da raggiungere e quali quelli effettivamente garantiti alla data odierna; l’indicazione territoriale (la loro sede legale e quella effettiva) delle aziende non più operanti dopo aver ricevuto i contributi; quali e quante (nel loro ammontare complessivo) azioni legali la Regione Basilicata ha intrapreso per tentare di recuperare contributi pubblici erogati e non utilizzati correttamente; se vi sono stati o vi saranno costi aggiuntivi per la Regione Basilicata e a quanto ammontano”.

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