Per un’agricoltura di qualità e territori di eccellenza è indispensabile un’efficiente e moderna gestione della risorsa idrica e delle attività di bonifica in Basilicata. A sottolinearlo è la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che su questo tema giovedì 13 maggio terrà una tavola rotonda con esperienze, idee e proposte a confronto con l’obiettivo di definire una qualificata norma regionale.
All’incontro (che si svolgerà con inizio alle ore 9,30, a Potenza, nella sala conferenze Cia di via dell’Edilizia) partecipano Emilio Bertolini, presidente Unione Bonifiche Emilia Romagna, Anna Chiumeo, direttore Unione Bonifiche Puglia, Antonio Triani, presidente Acqua Spa, Vilma Mazzocco, assessore regionale all’Agricoltura, Massimo Scuderi, direttore Società Energetica Lucana.
Per la Cia oltre al presidente e vice presidente Donato Distefano e Paolo Carbone, partecipano Michele Drosi (Cia Calabria), Daniele Toniolo (Cia Veneto) ed Enzo Pierangioli, vice presidente nazionale.
L’iniziativa si inserisce nella Settimana delle bonifiche e fa seguito alla recente Quinta Conferenza Nazionale dell'Anbi-Associazione nazionale bonifiche irrigazioni che si è tenuta a Squillace (Catanzaro).
Almeno 2mila milioni di euro per manutenzioni straordinarie e adeguamento degli impianti e circa 5mila milioni per opere nuove con il duplice obiettivo di migliorare e innovare i sistemi di irrigazione attuali e di favorire il risparmio dell'acqua: è il fabbisogno finanziario censito dall'Anbi. Per Distefano – che è vice presidente nazionale Anbi – “la scelta di lanciare proposte concrete per la tutela del territorio nazionale dalla conferenza, si giustifica anche con l'oggettiva presa di coscienza che, nonostante il forte rischio idrogeologico in gran parte del territorio del Sud, con l'allarme che risale al 2003, lanciato dal ministero dell'Ambiente e dall'Unione delle province italiane, ancora poco è stato fatto, partendo dalla regimentazione delle acque. Crediamo che questa situazione emblematica, debba diventare una opportunità: l'agricoltura ed il turismo rurale possono decollare solo attraverso coerenti scelte di politiche attive per la tutela del territorio” .
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