Approvata all’unanimità una mozione per sostenere la mobilitazione internazionale in favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la cittadina iraniana di 43 anni che rischia la pena di morte in Iran
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino, dai componenti dell’Ufficio di Presidenza e dai presidenti di tutti i gruppi consiliari presenti in Assemblea per sostenere la mobilitazione internazionale in favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la cittadina iraniana di 43 anni che rischia la pena di morte in Iran.
Con la mozione il Consiglio regionale si impegna, unitamente alla Giunta, “a sostenere tutte le iniziative già intraprese dalle organizzazioni di difesa dei diritti dell'uomo, quali Human Rights Watch e Amnesty International, e l’azione diplomatica del Ministero degli Esteri italiano sull’Ambasciatore dell’Iran in Italia affinché si possano sensibilizzare le autorità iraniane a sospendere definitivamente le condanne inflitte a Sakineh Mohammadi Ashtiani, impedendo così un nuovo atroce omicidio” ed a “proporre e sostenere, in coerenza con le posizioni già assunte dal Consiglio regionale della Basilicata, azioni di sensibilizzazione perché la pratica della pena di morte venga abbandonata in tutti i Paesi del mondo”.
“Pur non volendo interferire nelle procedure giudiziarie di uno Stato sovrano – si legge nel testo della mozione, che nasce da un’iniziativa del capogruppo dell’Idv Mazzeo Cicchetti – le modalità del processo e della sentenza contro Sakineh sono con piena evidenza contrarie ai principi di giustizia, equità e di umanità sanciti dal diritto internazionale”.
A parere dei promotori del documento, inoltre, “le esecuzioni capitali sono una pratica sempre inaccettabile, soprattutto per i Paesi che fanno parte del sistema delle Nazioni Unite, la cui Assemblea generale, il 18 dicembre 2007, ha votato a larga maggioranza la moratoria internazionale della pena di morte; desta quindi ancora più sconcerto l’esecuzione capitale di Virginia Teresa Lewis, eseguita in Virginia (Usa) il 24 settembre 2010”.
“Un intervento in favore di Sakineh confermerebbe i principi contenuti nella risoluzione della Commissione per i Diritti Umani dell'Onu per una moratoria universale delle esecuzioni capitali”, scrivono ancora i promotori della mozione sottolineando che “la battaglia contro la pena di morte è strettamente collegata alla più generale battaglia per la tutela dei diritti umani, che in diversi Paesi sono soggetti a violazioni e discriminazioni inaccettabili, come quelle subite in Iran dagli esponenti della Comunità Bahà’i e da altre minoranze etniche e religiose in diverse parti del Mondo”.
Dopo l’attività ispettiva i lavori del Consiglio regionale sono stati sospesi e riprenderanno alle ore 15,00.