“Affrontare l’emergenza con molta cautela per evitare ulteriori traumi per i bambini haitiani”. È questo l’appello che Angela Marsicovetere, responsabile della Segreteria Coordinamento nazionale Servizio Affido (Cnsa) e del Centro Affidi della Provincia di Potenza, rivolge alle comunità locali e alle famiglie lucane a seguito delle numerose sollecitazioni pervenute in questi giorni relative all’attivazione di procedure di affido familiare per i bambini scampati alla tragedia del sisma che ha colpito Haiti.
“In primo luogo – dice Angela Marsicovetere – va precisato che in merito alla possibilità di prendere in affido un bambino haitiano vi è l’esigenza di sostenere iniziative volte ad attuare interventi di emergenza in loco. Le azioni da mettere in campo devono essere finalizzate a favorire, innanzitutto, il ricongiungimento con i loro parenti e amici, adoperandosi per sostenere anche economicamente quelle persone e famiglie che, seppure nella drammaticità della situazione, si sono spontaneamente fatte carico di questi bambini e per promuovere adozioni e affidamenti da parte di famiglie locali per quei bambini rimasti soli.
La procedura di affido familiare non va confusa con i soggiorni a termine in discussione in questi giorni presso la Commissione per le Adozioni Internazionali (Cai). Tuttavia bisogna verificare, al di là dello slancio solidaristico, la reale disponibilità e attendere le direttive internazionali per l’attivazione delle procedure.
Per quel che riguarda – conclude – le lodevoli iniziative di solidarietà maturate in questi giorni da parte di famiglie lucane e di amministrazioni pubbliche al lavoro su progetti di accoglienza, va evidenziato che nell’eventualità dell’arrivo di questi minori è da privilegiare l’accoglienza nelle famiglie piuttosto che in strutture appositamente adibite, per evitare ulteriori disagi ai piccoli sopravvissuti”.
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