GIORDANO (UGL): FIAT, NON SOTTOVALUTI LE PROTESTE

“L'Ugl Basilicata metalmeccanici esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi siciliani di Termini Imerese, sentendosi vicina, se pur in maniera simbolica e morale, anche tutti i lavoratori dell’indotto che, insieme alle altre rappresentanze sindacali, partecipano al sit in di protesta davanti ai cancelli dello stabilimento siciliano per ribadire ancora una volta che la Fiat deve rimanere nel meridione senza pregiudizi, senza vincoli e senza condizioni”.
A dichiararlo è Giordano Giuseppe della Segreteria Regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici per il quale “ciò che oggi Fiat sta mettendo in campo per il sito della Sicilia,domani può tranquillamente accadere per il sito della Sata di Melfi. E’ da tempo che l’Ugl Basilicata Metalmeccanici sta chiedendo alle compagini sindacali lucane di sedersi unitariamente ad un tavolo e obbligare le istituzioni Regionali e Fiat affinché si capisca e si scoprano le carte anche per ciò che possa accadere a Melfi. Noi Ugl – continua Giordano – a tutt’oggi registriamo ed esterniamo pubblicamente che ancora una volta l’A.D. Marchionne non vuol dirci la verità sulla Sata, sull’indotto che oggi produce anche per il sito di Termini Imerese; non c’è da stare tranquilli, se Termini Imerese chiude, a cascata anche il nostro indotto sarà obbligato ad applicare una fase di ridimensionamento della produzione e i conseguenti licenziamenti, per mancanza di ordini, di centinaia di lavoratori lucani. Siamo in una fase decisiva del nostro futuro occupazionale, non svegliamoci dopo “il coma” o aspettare che qualcuno, in maniera tardiva, ci avvisi. L’Ugl -conclude Giordano – chiede a Fiat Sata di ristabilire le relazioni giuste sindacali che da tempo si sono annullate. Fiat deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei siti e degli interi indotti e soprattutto verso tutti coloro che lavorando vogliono ancora dimostrare che nel Sud c’è gente che sta lottando per il proprio futuro e per quello delle generazioni future”.
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