Il presidente del Consiglio regionale auspica un’azione coordinata per lo sviluppo turistico delle aree interne della Basilicata
“Con l’avvio della seconda edizione dello spettacolo “La città dell’utopia” a Campomaggiore Vecchio si completa nel 2011 il quadro dei quattro attrattori culturali del Potentino. Al “Volo dell’angelo”, che presenta performance crescenti ed allo spettacolo “La storia Bandita” della Grancia, che, pur tra tante difficoltà, a dieci anni dal primo spettacolo dimostra un grande fascino e capacità di attrarre visitatori, si è aggiunto quest’anno lo spettacolo suggestivo su Federico II nel castello di Lagopesole, inaugurato domenica scorsa, che sembra avere tutte le premesse per un buon successo”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino.
“La Regione Basilicata nella sua funzione di programmazione – prosegue il presidente del Consiglio regionale – ha portato avanti con determinazione un disegno di valorizzazione turistica basato su questa tipologia di attrattori, che con altri contenuti viene riproposta nell’area Sud della Basilicata (diga di Senise, S. Maria di Orsoleo, scavi di Grumento) nell’ambito di una strategia di sviluppo del turismo tesa a valorizzare, oltre ai luoghi già interessati da dinamiche di crescita turistica (Metapontino, Maratea, Matera, Melfese), tutto il territorio regionale”.
“La disciolta Comunità montana Alto Basento ha dimostrato una notevole capacità nell’attuazione di questi interventi – continua ancora Folino – superando le tante difficoltà che la pubblica amministrazione vive al giorno d’oggi. Si sono dunque create le condizioni necessarie ma non sufficienti per lo sviluppo turistico di questa parte interna della Basilicata. Da questo punto di partenza occorre muoversi per andare avanti chiamando al protagonismo e alla responsabilità i Comuni, le Pro loco, le imprese turistiche, l’associazionismo più in generale. Le azioni da fare a mio parere sono:
- la costituzione di una rete di imprese e di un consorzio degli operatori turistici con l’obiettivo di creare pacchetti di offerta turistica (ricettiva, della ristorazione, ecc.), centrata, oltre che sui buoni alberghi esistenti nella zona, sulla valorizzazione dei centri storici (borghi albergo), degli agriturismi e delle risorse eno-gastronomiche (salsiccia di Cancellara, pecorino di Filiano, Aglianico del Vulture, ecc.) con un unico centro di prenotazione e con azioni di promo – commercializzazione sostenute dall’Apt;
- la costituzione di un distretto del turismo culturale, naturalistico e degli attrattori, aperto all’adesione di tutti i Comuni, con l’obiettivo di valorizzare in maniera integrata gli attrattori già attivati e le altre emergenze esistenti (Parco di Gallipoli – Cognato, comprensorio del Camastra, scavi archeologici di Rossano e di Vaglio, palmenti di Pietragalla, riserva antropologica di Filiano, area delle nevi, lago Pantano di Pignola, musei di Potenza, Vaglio e Muro Lucano, e tante altre che per brevità non cito), fino all’ipotesi di un unico distretto comprendente Venosa e l’Alto Bradano, Melfi e il Vulture, Brienza e il Marmo – Melandro”.
“Il distretto turistico – conclude Folino – deve partire con il protagonismo dei soggetti privati e configurarsi come uno strumento specifico nell’ambito delle costituende Aree Programma, con l’obiettivo di organizzare anche i servizi di mobilità (come non apprezzare l’intesa con Alitalia per il Volo dell’Angelo), che sono essenziali per lo sviluppo turistico, ed una azione di marketing territoriale, con il coordinamento dell’Apt, ed infine un’azione di stimolo e di formazione di nuove imprese giovanili con il supporto di Sviluppo Basilicata”.