Flovilla (Udc) su Terzo Polo e cattolici

“Nell’attuale fase di rilancio dell’impegno dei cattolici nella società l’assemblea nazionale del Terzo Polo a Roma venerdì 22 luglio all’insegna della parola d’ordine “Io cambio con l’Italia” ha un significato tutto particolare perché la reazione al degrado civile ed etico che sta minando il senso profondo della politica sino a coinvolgere direttamente la “casta”, per un cristiano – non lo si dimentichi mai – è una delle forme più alte di impegno ideale e civile, perché impegnarsi in politica è una forma alta di vivere il servizio alle comunità”. E’ quanto sostiene il vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla per il quale “le aspettative per l’appuntamento nazionale del Terzo Polo ci caricano di responsabilità per verificare se saremo in grado di dare a risposta all’esigenza di una rinnovata presenza dei cristiani nell’agone politico, come ha ben intuito il Papa quando invita a una nuova generazione di politici cristiani”.
Per il dirigente dell’Udc “il Manifesto per la Buona politica e per il Bene comune, presentato ieri a Roma dal Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica per il mondo del lavoro, (Cisl, Mcl, Acli, Confcooperative, Confartigianato, Cdo, Coldiretti) ci sollecita ad adeguare la nostra strategia politica per affermarci come interlocutore naturale del nuovo protagonismo dei cattolici e per diventare punto di riferimento delle sollecitazioni di una nuova stagione di riforme istituzionali ed economico-sociali, della riduzione dei costi della politica, per la semplificazione della burocrazia, il miglior funzionamento della giustizia civile e un maggior sostegno a "forze produttive e famiglie". Ancora, dobbiamo essere capaci di raccogliere la forte domanda che proviene dal mondo cattolico per dare spazio e fiducia alla sussidiarietà per offrire nuove frontiere per la previdenza, la sanità, l'assistenza, la formazione e le tutele attive nel mercato del lavoro e per innalzare la qualità della classe dirigente del nostro Paese e promuoverne il rinnovamento qualitativo, generazionale e di genere anche con "processi di formazione e selezione di giovani per l'impegno sociale e politico, attraverso una reintroduzione delle "preferenze" al momento del voto e l'adozione di una legge elettorale su base proporzionale, garantendo la rappresentanza parlamentare ai partiti politici che abbiano ricevuto un adeguato consenso e vincoli di coalizione che favoriscano la stabilità dei Governi. Inoltre l’incontro tra cattolici impegnati in politica promosso da monsignor Mario Toso (segretario del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace) – continua Flovilla – segna un punto fermo perchè i credenti, valutate le condizioni storiche e le poste in gioco, possano decidere – come invita a fare mons. Toso – di dare vita a eventuali partiti di ispirazione cristiana. Un impegno fecondo dei cattolici rivolto al rinnovamento morale e civile della politica nazionale con l’obiettivo centrale di impostare un’agenda politica che affronti, con forza, le questioni decisive. In una parola la nostra “mission” è quell a di “fare comunità” ripartendo dai valori comuni per poter affrontare le difficili sfide economiche e sociali di questi giorni”.

BAS 05

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