Flovilla ad assemblea nazionale Rpi

Una delegazione di esponenti lucani della Rosa per l’Italia, guidata da Antonio Flovilla, ha partecipato a Roma ai lavori dell’assemblea nazionale del Movimento presieduto dall’on. Savino Pezzotta per riflettere e valutare – si legge in un comunicato – il percorso avviato da qualche tempo con l’Unione di Centro a livello nazionale e nelle situazioni territoriali verso il Partito della Nazionale e per dare risposte alla gravissima crisi politica che vive il Paese.
Flovilla, nel suo intervento, ha parlato di “emergenza democratica provocata dalla crisi di un sistema politico-istituzionale e conseguenza diretta del “bipolarismo coatto”, accentuato dalle vicende che coinvolgono il Presidente del Consiglio oltre ad esponenti di governo e delle massime istituzioni, con il risultato di avere un governo che non governa. Siamo di fronte ad una deriva pericolosa in quanto emergono e si consolidano molti personalismi mescolati ad un’assenza di tensione per il bene comune, un’assenza di valori profondi, sociali, civili e cristiani che sono l’essenza della passione politica e della democrazia. Manca in sintesi la pulsione necessaria per il coinvolgimento dei cittadini alla vita del Paese e delle proprie comunità. Del resto – ha aggiunto – che il sistema bipolare sia obsoleto è certificato dall’atteggiamento di Fini e dei Finiani.
Che fare? Come cattolici impegnati in politica – ha risposto Flovilla – dobbiamo, oltre che contribuire alla costituzione del Partito della Nazione, contribuire alla “rifondazione costituente della politica” introducendo quegli anticorpi soprattutto ideali necessari a per far sì che la gente non guardi più con disprezzo alla politica e si rimbocchi le maniche.
Quanto al cammino unitario con l’Udc, come ha sottolineato l’on. Pezzotta, registriamo condizioni non sempre soddisfacenti con tante chiusure e le poche aperture che nel percorso verso il partito nuovo si stanno verificando nei confronti dei nostri quadri e militanti. L’intervento di Lorenzo Cesa è sicuramente stato chiaro, ma l’impegno del cammino spetta a noi, riaffermando la nostra presenza autonoma nel percorso.
Da queste considerazioni – ha detto ancora Flovilla – nasce l’esigenza, messa in luce dall’Assemblea Nazionale della “Rosa per l’Italia” di un agire responsabile, di un impegno che accetta fino in fondo la sua parzialità, che guarda con attenzione alla dimensione di una “debole forza messianica” capace di confrontasi e sottoporsi al giudizio degli altri. In questo sottoporsi al giudizio, al confronto, alla valutazione alla ricerca di proposte, sta il senso che si è dato all’impegno di contribuire al crescere di una buona politica. Abbiamo scelto di compiere un cammino che non porterà vantaggi, posti o riconoscimento se non quelli che con il nostro impegno riusciremo a rappresentare. Vogliamo essere – ha concluso – una “coscienza che resiste” alla cattiva politica, ovunque essa si manifesti, anche dentro il percorso che abbiamo confermato di voler continuare a fare: costruire un partito nuovo che non viva nella logica subordinata delle alleanze, ma in quella di un protagonismo centrale e autonomo, a partire dai cattolici, dai giovani e dalle donne”.

BAS 05

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