Falotico: “Ciò che ci spinge a dare un contributo in questa fase è il senso di responsabilità che sentiamo alto verso le cose che ci sono da fare per la nostra regione”
“Le caratteristiche della crisi che stiamo vivendo non consentono distrazioni né sterili prese di posizione, ma richiedono, invece, unità e forte senso di responsabilità. L’appello, più volte lanciato dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano ‘gli italiani devono aggrapparsi soprattutto a loro stessi, è in sé stessi che devono avere fiducia’, va raccolto e messo in atto, e noi, che oltre ad essere italiani siamo anche legislatori, abbiamo un onere in più: quello di assumere un ruolo altamente propositivo, adoperandoci per le cose che ci sono da fare per la nostra regione. Tutto ciò ci spinge, in questo momento delicato, a dare un contributo positivo, assicurando il nostro voto favorevole alla manovra finanziaria”.
E’ quanto ha affermato il consigliere regionale Roberto Falotico, il quale a nome degli altri componenti dell’intergruppo di consultazione Francesco Mollica ed Ernesto Navazio, ha spiegato i motivi alla base del progetto di un gruppo unico in Consiglio regionale “consentire una semplificazione sotto il profilo politico e anche la razionalizzazione della spesa e, soprattutto, dare forza a quella che è una scelta politica fortemente riflettuta e maturata all’insegna di un bisogno: servire questa terra in maniera responsabile”.
Falotico ha, poi, sottolineato che “il voto favorevole alla manovra da parte dell’intergruppo nasce da segnali di apertura della Giunta De Filippo su tematiche che noi riteniamo di grande importanza, quali la misura finalizzata al reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro; la promozione e il sostegno delle piccole imprese del terzo settore e dell’impresa sociale; la scelta di assoggettare anche la formazione dei Piani Asi alle procedure dettate per l’adozione e approvazione degli altri strumenti della pianificazione urbanistica e territoriale; la volontà di prevedere, d’intesa con l’Ardsu, l’individuazione di un immobile da destinare a residenza universitaria di Potenza con una procedura di evidenza pubblica e che assicuri la concorrenzialità fra soggetti e, in materia sanitaria, la decisione di rimodulare la quota fissa di partecipazione alla spesa per la specialistica ambulatoriale sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente dell’assistito (Isee)”. “Una scelta, quest’ultima – ha affermato il consigliere Falotico – che apprezziamo anche se non accoglie in pieno quanto avevamo proposto e che andava, invece, nella direzione di prevedere l’esenzione dalla partecipazione alla spesa farmaceutica ed ambulatoriale per gli assistiti appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo complessivo, ai fini Irpef, inferiore a 30.000,00 euro”.
“Il giudizio, invece, è pienamente positivo – ha dichiarato Falotico – per l’attenzione della Giunta verso le categorie che versano in stato di disagio sociale, relativamente al fondo per la non autosufficienza (da noi proposto) e per l’impegno assunto dal Governatore De Filippo di approntare un disegno di legge che, facendo propria la filosofia di un altro nostro emendamento, possa prevedere l’applicazione del ‘quoziente familiare Basilicata’ nella selezione dei beneficiari delle prestazioni agevolate per le quali è attualmente richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente”.
“Le finalità degli emendamenti e degli ordini del giorno da noi presentati – ha concluso Falotico – andavano nella direzione di offrire sostegno alle reti di imprese, assicurare interventi a favore del ricambio generazionale nelle PMI, prevedere misure incisive sul fronte della ripartenza del sistema economico produttivo e del recupero occupazionale, anche attraverso la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure, programmare iniziative capaci di dare sostegno al settore dell’economia sociale che, in presenza di una riduzione della spesa pubblica degli enti locali, appare in difficoltà e mette in discussione l’erogazione di servizi sociali di estrema importanza e, poi, la programmazione di un welfare produttivo, attraverso cui sostenere i servizi sociali, rafforzare la lotta all’esclusione sociale, favorire l’occupazione giovanile e femminile”.