Film Commission, Rosa: un bando pubblico per il consulente

Il consigliere regionale del Pdl: “chiunque sia il consulente o esperto o come si lo preferisca definire, dovrà essere una figura professionale che dovrà occuparsi della Film Commission a tempo pieno”

“Ben venga la ‘Film Commission Basilicata, anche se in ritardo rispetto ad altre Regioni, compresa la limitrofa Puglia. Ben venga una fondazione che riesca ad attrarre set e produzioni cinematografiche negli scenari naturali della Lucania, che videro già l’opera di maestri cineasti italiani come Pier Paolo Pasolini col suo capolavoro ‘Il Vangelo Secondo Matteo’, le vicende dei ‘Basilischi’ della Wertmüller, e che hanno visto la presenza anche una star holliwoodiana del calibro di Mel Gibson con la sua ‘La passione di Cristo’ o il recente successo lucano di ‘Basilicata coast to coast’ del lauriota Rocco Papaleo. Ma che si eviti di creare l’ennesimo carrozzone pubblico o di dare l’ennesima consulenza a peso d’oro come sembra nelle intenzioni del governo De Filippo; non si comprende la logica di investire nella promozione della nostra Regione come location cinematografica, servendosi di una consulenza part time di solo otto giorni al mese”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl), il quale ipotizza che “non si ha chiaro cosa realmente si voglia fare oppure ci sono altre ragioni per questa scelta, che gradiremo conoscere senza giri di parole oppure bizantinismi filosofici”. “Resto convinto – afferma ancora Rosa – che la professionalità vada ben retribuita, che le competenze vadano ricompensate con il giusto emolumento, ma al contempo ci debba essere anche il lavoro e la produttività continua e continuativa nel tempo, per svolgere con efficacia un’attività di promozione, pubbliche relazioni e marketing territoriale; non credo che bastino otto giorni al mese”.

“Personalmente – conclude Rosa – non entro nel gioco del toto-nomine di chi sarà il consulente, ma bado alla concretezza, innanzitutto si dovranno definire bene gli ambiti della Film Commission, onde evitare inutili sovrapposizioni con il ruolo dell’Apt, poi credo sia necessario che l’individuazione dell’esperto o consulente debba avvenire con un bando pubblico, che stabilisca parametri e criteri per la scelta ed infine e chiunque sia il consulente o esperto o come si lo preferisca definire, dovrà essere una figura professionale che dovrà occuparsi della Film Commission a tempo pieno: il primo e secondo tempo, oppure un ‘continueremo alla prossima puntata’, lasciamolo al gergo dello spettacolo non al mondo delle istituzioni”.

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