Fiat, Vaccaro (Uil): nuova legge rappresentanza sindacale

“La vicenda della Fiat di Melfi ha superato i cancelli dello stabilimento lucano perché è diventata il banco di prova su come sia praticabile e quindi diventi possibile la vecchia e sempre attuale proposta sindacale di mettere il lavoratore al centro dei processi produttivi. In sintesi come esportare in Italia il “modello tedesco” in netta contrapposizione a quello indiano, cinese e serbo, sino a realizzare le condizioni per il riconoscimento degli utili della produzione”. E’ quanto sottolinea il segretario generale regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro aggiungendo che “la cornice del Patto Sociale lanciato dall’a.d. Fiat Marchionne, del resto non proprio una novità, è una nuova legge sulla rappresentanza sindacale. Se si vuole realmente garantire lavoratori ed imprenditori sulla piena attuazione di accordi sottoscritti – continua il segretario della Uil – diventa essenziale infrangere il tabù della rappresentanza che deve contenere risposte esaurienti su quando e come si attuano le intese firmate dalle parti sociali. Serve perciò una nuova normativa di legge perché raccogliendo l’appello del Presidente Napolitano alla responsabilità di tutte le parti in causa si riscrivano le regole della rappresentanza e si annullino, di fatto, scelte improntate sulla logica del conflitto come unica strategia di sindacati e lavoratori. E data l’urgenza della questione ritengo che se i sindacati non sono in grado di definire quello che è non è altro che un codice di autodisciplina dell’attività si affidi il compito al Parlamento per una legge transitoria. E’ questa – conclude Vaccaro – l’unica strada che intravedo per raccogliere la sfida del “Progetto Marchionne” facendo uscire il sindacato italiano dalla semplice difesa di tre posti di lavoro”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: