Fiat, Napoli: La politica contribuisca a smussare gli angoli

Secondo il consigliere del Pdl diviene fondamentale il ruolo dell’Esecutivo regionale nella ricerca di un corretto confronto tra azienda e lavoratori

“In una nota del 29 luglio scorso – ricorda Napoli – abbiamo affrontato la questione Fiat, ponendo in risalto la necessità di avviare una nuova stagione di rapporti che devono intercorrere tra azienda e mondo del lavoro. Gli ultimi avvenimenti che hanno interessato lo stabilimento Sata di Melfi hanno evidenziato, purtroppo, una recrudescenza dei rapporti tra azienda e lavoratori. Questi non devono portare ad un inutile braccio di ferro ma, piuttosto, devono essere un punto di partenza importante per avviare questa nuova fase”.

“Ad oggi – continua Napoli – con la sentenza del giudice del lavoro di Melfi che ha stabilito il reintegro dei tre lavoratori licenziati e che ha determinato l’annuncio da parte dell’azienda torinese di voler ricorrere contro questa decisione, il clima non è di certo mutato, tutt’altro. La Fiom, dal canto suo, accusa il Lingotto di gettare benzina sul fuoco, non considerando legittimo il ricorso della Fiat. Si è così innescato un meccanismo, oltremodo pericoloso, che non contribuisce a recuperare quel clima di dialogo necessario per superare contrasti e guardare al futuro. La posizione più morbida delle altre sigle sindacali dovrebbe rasserenare gli animi, aiutando ad evitare una infruttuosa intransigenza comportamentale, fermo restante la giusta tutela dei diritti dei lavoratori. La posizione dell’azienda dovrebbe essere, nel contempo, più aperta al confronto senza arroccarsi su ataviche prese di posizioni che non si addicono ad una azienda moderna e tecnologicamente all’avanguardia”.

“L’atteggiamento distaccato, poi, della Giunta regionale e del presidente De Filippo – sottolinea Napoli – è sintomatico di un’ azione politica poco incisiva che non ha mai saputo aprire e mantenere un rapporto basato su un giusto equilibrio di forze con l’azienda torinese. E, soprattutto in questa fase la posizione attendista della Giunta ci appare colpevolmente ipocrita e poco responsabile. Stiamo ancora aspettando di conoscere quali azioni il presidente De Filippo intende intraprendere per favorire quella collaborazione più volte annunciata attraverso gli organi di stampa visto che, le azioni messe in atto, ammesso che ce ne siano state, non hanno prodotto nessun risultato di rilievo atteso che le posizioni tra azienda e sindacato appaiono del tutto immutate ed in netta contrapposizione”.

“La difesa del posto di lavoro è sacrosanta, così come legittimo il diritto di una azienda a far rispettare le regole. La giustizia sancirà in maniera inequivocabile chi le regole non le ha rispettate ed è da quel momento in poi che bisognerà lavorare affinchè i rapporti possano riacquistare la normale dialettica necessaria in ogni rapporto tra impresa e lavoratori, al di là del nome dei protagonisti”.

 

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