Fiat Melfi, Fiom: sentenza riconosce ragioni lavoratori

“La Fiat dopo questa sentenza debba riaprire il confronto sui temi posti dai lavoratori e dalla Fiom a partire dal Premio di Risultato e dalle condizioni di lavoro, per ristabilire relazioni sindacali che rispettino la libertà e la dignità dei lavoratori”. Lo afferma il segretario regionale della Fiom Cgil, Emanuele De Nicola, esprimendo, a nome del sindacato, “soddisfazione per la sentenza, che riconosce le piene ragioni dei lavoratori e delle Rsu Fiom”. Nello stesso tempo De Nicola “condanna quanti nelle scorse settimane a partire dal Ministro del Lavoro, il presidente della Confindustria e pezzi del Sindacato e delle Istituzioni volevano associare le giuste lotte dei lavoratori ad atti di sabotaggio, così come già avvenuto durante i “21 Giorni di Melfi”, assecondando invece il disegno dell’A.D. Marchionne che a partire dalla vicenda di Pomigliano vuole cancellare lo Statuto dei diritti dei lavoratori, e le leggi dello stato fino alla Costituzione ( Diritto di Sciopero ), in nome del profitto, in cui devono competere i lavoratori e non le merci alimentando il processo globale di sfruttamento del capitale sul lavoro attraverso la finanza speculativa che fa solo gli interessi delle banche, dei dirigenti e degli azionisti, contro i lavoratori. Questa sentenza fa giustizia di quanto denunciato dalla Fiom negli ultimi mesi e rende ancor più necessaria e utile un’azione comune di tutti i soggetti sensibili al mondo del lavoro e alle questioni sociali per la difesa dello Statuto dei lavoratori e della Costituzione”.
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