FESTIVAL AL FEMMINILE CHIUDE CON ULDERICO PESCE

Stasera, alle ore 21, presso il Teatro Stabile di Potenza, chiude il Festival al Femminile costruito in ricordo di Cecilia Salvia lo spettacolo di Ulderico Pesce: “3 donne della Basilicata che cambia: Francesca Sotellaro, Amelia Rosselli e Laura Lamberti”. Con Ulderico Pesce in scena i musicisti del gruppo Vioclabas: Stefano Lagatta, Giovanni Catenacci, Giuseppe D’Amico, Mario Telesca e Gianmarco Leccese.
“Ricordare Cecilia Salvia deve significare – afferma Ulderico Pesce – intervenire per sanare le piaghe”. “Cecilia Salvia aveva a cuore le “pari opportunità”, la “meritocrazia”, “l’uguaglianza”. Mi sono chiesto qual è la situazione attuale nella mia terra. Quali passi avanti abbiamo fatto dal dopoguerra ad oggi e quali nuovi problemi sono arrivati. Cerco di rispondere portando sulla scena tre donne che hanno amato la Basilicata e che l’hanno interpretata in tre modi diversi. Francesca Scotellaro, Amelia Rosselli e Laura Lamberti.
La prima, la mamma di Rocco Scotellaro, racconta la vita del figlio, la travolgente passione che animava la sua attività politica tutta direzionata verso la realizzazione dell’uguaglianza, la creazione di ospedali, scuole, tribunali, strade. Un sogno in larga parte realizzato a Tricarico che, dalla politica italiana, fu preso come esempio di vita amministrativa.
La seconda donna, Amelia Rosselli, figlia di Carlo Rosselli, ucciso con il fratello Nello nel 1937 dagli uomini di Hitler, legata a Scotellaro da una passione intensa che la portò a frequentare la Basilicata e a viverne i problemi fino al 1996, anno in cui decise di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dal balcone della sua casa romana. Amelia Rosselli, definita da Pasolini la più grande poetessa della seconda metà del Novecento, ha lasciato pagine molto belle e molto importanti relative alla vita in Basilicata e soprattutto in quella che lei definisce: “la città cava e rotonda”, Matera. Non ho avuto la fortuna di conoscere la mamma di Scotellaro ma vicino ad Amelia ho passato molti anni della mia vita.
La terza donna narrata è Laura Lamberti, una ragazza di Potenza, morta giovanissima, la notte tra il 15 e il 16 agosto 2009 a Diso, in provincia di Lecce, dove era andata per partecipare ad un rave party. Direte: “cosa c’entra Laura con la Rosselli e la mamma di Scotellaro”? Tre donne che in maniera diversa hanno interpretato la nostra terra. Ero amico di Laura. La conobbi che aveva 15 anni e negli anni ci siamo spesso visti. Amava l’arpa, la fotografia, la natura, ma la droga l’ha uccisa portandosi via i suoi sogni, i suoi progetti, il suo futuro. A Potenza, in un anno, sono morti 10 ragazzi, tutti uccisi dalla droga, ma nessuno ha parlato di pandemia e nessuno a Potenza vuole affrontare questo problema con la serietà che merita anzi, spesso si preferisce addirittura “nascondere il problema”. Nel raccontare Laura cercherò di raccontare le ansie e le angosce dei giovani lucani di oggi, molto spesso vittime di una Basilicata che non li sa ascoltare, non li sa capire, e non gli sa offrire spazi per poter agire.
Ricordare Cecilia Salvia e il suo impegno istituzionale deve significare intervenire immediatamente per cambiare le cose.”
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