FEDERALISMO FISCALE: API LANCIA L’ALLARME

“L’avvio della nuova legislatura regionale coincide con il dibattito sul federalismo fiscale che vede Alleanza per l’Italia decisamente impegnata a contrastare la manovra del Governo, perché come sostiene efficacemente Francesco Rutelli, il “federalismo è nudo” e l’idea che ha in mente il Governo non funziona, al punto che con essa si rischia una rottura profonda del nostro Paese”. E’ quanto sostiene la segreteria regionale dell’Alleanza per l’Italia sottolineando che “per il Consiglio Regionale della Basilicata come per l’intero sistema delle Autonomie Locali della Basilicata si apre una nuova impegnativa fase per fare in modo che il “pacchetto” delle riforme istituzionali locali (adeguamento dello Statuto, riforma elettorale, riconoscimento della pari opportunità) si inserisca a pieno titolo nel processo di federalismo e riforme nazionali di cui il Paese ha bisogno. Alleanza per l'Italia boccia dunque il federalismo demaniale, chiedendo il rispetto assoluto dell’art. 19 della legge delega e mette una serie di paletti per il federalismo fiscale, avvertendo che è inaccettabile che il demanio pubblico diventi oggetto di una “riffa”. Questo provvedimento va profondamente rivisto, altrimenti – sottolinea la segreteria dell’Api che ha partecipato a Roma ad un incontro nazionale per esprimere la propria valutazione e proposte regionali – saremo fortemente contrari.
Noi – sottolinea in proposito l’on. Linda Lanzillotta, che e' segretario della Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale – siamo per la responsabilizzazione, la razionalizzazione e l'efficienza delle amministrazioni locali, ma questo non significa essere per un taglio brutale delle risorse che finirebbe per scaricarsi sui cittadini. Stiamo costruendo le precondizioni per una rottura profonda del nostro Paese, della sua tenuta sociale”. Per Lanzillotta, è inaccettabile il decreto che prevede “la possibilità di trasferire il demanio statale a regioni e enti locali, che a loro volta possono anche alienare quegli stessi beni immobili perché non esiste più il vincolo demaniale. Il patrimonio demaniale, però, non é solo economico ma anche culturale e identitario e si rischia una nuova, gigantesca, speculazione immobiliare. A questo federalismo demaniale noi diciamo no. E' illegittimo, bisogna stare dentro l’art. 19 della legge delega”.
Il leader dell’Api Francesco Rutelli precisa: “Noi vogliamo fare un'operazione-verità sul cammino del federalismo dopo i fumi della demagogia, c'è n’è troppa ma non ci sono i numeri e non si fanno i conti. Siamo favorevoli ad un percorso di semplificazione, ad un rapporto di efficienza tra Stato e territorio. Attenzione a non pensare che per fare il federalismo si debba proseguire con i tagli lineari della spesa e non, invece, con l'abbattimento delle spese inutili. Nessuno più si ricorda – ha chiesto Rutelli – dell'abolizione delle Province? E dello snellimento di una macchina burocratica che si scopre sempre più fonte di corruzione? Siamo di fronte ad una posizione politica della Lega che dice 'o un federalismo incognito, o la secessione'”. Infine Rutelli parlando di federalismo demaniale lancia l'allarme sul “codice del paesaggio, che porta la mia firma: le proposte oggi in campo possono distruggerlo per mancanza di chiarezza e trasparenza”.
(bas – 04)

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