“Le modalità di erogazione degli assegni di cura a favore dei non autosufficienti non sono delle più agevoli e si rischia di lasciare fuori dal provvedimento paradossalmente i più sfortunati”. E’ quanto sostiene Vincenzo Pardi, segretario generale del sindacato dei pensionati della Cisl di Basilicata.
“Le famiglie con problemi di questo genere sono tra le più penalizzate in assoluto – dice Pardi – perché da anni sono costrette a sobbarcarsi l’onere economico ed organizzativo per assistere il familiare non autosufficiente.
Al centro della nostra preoccupazione c’è la formula scelta per l’erogazione del contributo. Per scaricare la domanda gli interessati devono informarsi su quando il comune di residenza attiverà il bando; quindi si dovrà compilare il modulo esclusivamente on line per inoltrare le domande e infine bisognerà stampare il modulo e presentarlo, in triplice copia, al Comune di residenza.
Possiamo comprendere i criteri di economicità e di rapidità che spingono le pubbliche amministrazioni a ricorrere sempre più spesso alla modalità on line – spiega il segretario – ma in questo caso specifico, tuttavia, sarebbe stato più utile servirsi della modulistica cartacea, magari da far arrivare attraverso il più tradizionale mezzo postale. Con l’on line, pensando ai casi più gravi di non autosufficienza, c’è il rischio che l’informazione rispetto al contributo non arrivi proprio, escludendo paradossalmente chi, nella graduatoria della sfortuna, occupa proprio gli ultimi posti”.
Per venire incontro alle possibili difficoltà di ordine burocratico la Fnp Cisl di Basilicata – conclude – ha tempestivamente inviato alle strutture disseminate sul territorio un promemoria rispetto alle procedure da seguire, offrendo la disponibilità del personale dei propri uffici a chiunque ne avesse bisogno”.
Bas 05