Eni, Api: Scaroni chiarisca progetti per Basilicata

“Né al Centro Oli Agip di Viggiano né nelle altre attività di estrazione, ricerca e trasporto del greggio in Val d’Agri, anche se in gran parte affidate dall’Eni ad altre società, ci risultano picchi di assenteismo tra i lavoratori particolarmente alti come sostiene l’a.d. Eni Paolo Scaroni e comunque di molto lontano dal 10 per cento indicato dal manager della società petrolifera come media di assenteismo al Sud”. E’ quanto evidenzia il coordinatore provinciale di Potenza dell’ApI (Alleanza per l’Italia) Magda Cornacchione, replicando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni secondo il quale “non conviene investire al Mezzogiorno perché c’è un eccessivo tasso di assenteisti”.
“E’ una tesi antimeridionalista che al pari di quelle sostenute dalla Lega di Bossi va smontata e che però nasconde un preoccupante comportamento aziendale confermato dal recente annuncio, sempre da parte dell’ad di Eni, di un investimento da 25 miliardi di dollari in Libia, dove non c’è assenteismo. Se l’ad Fiat Marchionne investe in Serbia per produrre un modello auto che può benissimo essere costruito alla Sata di Melfi per abbattere costi di lavoro ed avere mani libere, dunque non si tratta più di una scelta isolata. E’ una tendenza delle grandi imprese italiane da non sottovalutare e che richiede una serie di interventi, a partire dal Governo che non può restare spettatore.
Ma l’Eni deve qualche chiarimento in più alla Basilicata dove estrae una parte considerevole del petrolio italiano ed è chiamata ad onorare impegni di investimenti a partire dall’ampliamento Centro Oli Agip Viggiano e da impegni per accrescere l’occupazione. Comprendiamo – dice la dirigente dell’ApI – che per usare le parole del dottor Scaroni Gheddafi e Chavez sono “belli, bravi e buoni perche' per l’Eni sono clienti”. Vorremmo che si ricordasse che anche la regione Basilicata è cliente dell’Eni. Motivo in più – conclude Cornacchione – per snidare l’Eni al tavolo del rinnovo dell’accordo di programma sul petrolio della Val d’Agri e ottenere nuove e più vantaggiose condizioni per la nostra regione”.
(bas – 04)

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