ELEZIONI REGIONALI: DIGILIO (PDL), PREVISIONI NON CREDIBILI

“I “pronostici” di Pagnoncelli dell'Ipsos sono più adatti ad una partita di calcio che risente del clima del tifo che ad una competizione elettorale vera basata tra due idee diametralmente opposte di governo regionale. Per questo ritengo che il centrodestra in Basilicata può farcela non tanto se il Pdl riuscirà a ritessere alleanze con i centristi-moderati-cattolici quanto piuttosto se i “liberi e forti” a cui si rivolgeva don Luigi Sturzo nel gennaio del 1919 faranno fino in fondo una scelta di campo”. A sostenerlo è il segretario regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio rivolgendo un “appello” agli “uomini liberi e forti” della Basilicata a “sprezzare le catene del ricatto clientelare ed assistenziale” per rimettersi in gioco credendo in una prospettiva di cambiamento basata innanzitutto su valori etici. Anche i sondaggi, se ben interpretati – aggiunge – dicono in realtà l’esatto contrario della tesi di politologi lontani mille miglia dalla realtà della gente e dicono che la maggioranza assoluta dei lucani non ne può più di una politica urlata e arroccata nel ridotto psicologico di fortini e trincee che sono solo nella testa di qualche leaderino di governo regionale che vede assottigliarsi il seguito di clientele consolidate anche perchè impossibilitato a dare risposte a tutte le clientele. Il problema di oggi, come continua a ripetere il Presidente Fini, è «che viviamo una fase in cui, accanto alle tradizionali contrapposizioni tra destra e sinistra, stanno emergendo, nella percezione comune, nuove linee di faglia culturali e ideali: spirito pubblico vs particolarismo, laicità vs dogmatismo, universalismo vs provincialismo, coesione vs divisione, ricomposizione vs frammentazione, rinnovamento vs conservazione. La contrapposizione più forte, quella che le unifica tutte, è però tra fiducia e scetticismo o, se preferite, tra voglia di futuro e voglia di rassicurazione. È su queste linee che si giocheranno le partite decisive del domani come quella delle regionali.
Condizione discriminante perchè tutto ciò possa accadere è che ognuno degli “uomini liberi e forti” faccia un sacrificio, rinunci a qualcosa di acquisito per dare un contributo, secondo la propria volontà e quindi con le proprie possibilità, al successo del progetto del Pdl nella convinzione che non conta chi sia il candidato Presidente quanto invece la proposta di alternativa al centrosinistra. Anzi, va evidenziato che ciascuno dovrà dare il suo contributo al pari del candidato Presidente”.
bas 02

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