“Il grado di civiltà di un Paese è dato anche dal modo in cui vivono gli anziani, i bambini e le persone portatrici di handicap o diversamente abili, mentre si registra ancora e, nei singoli comportamenti, una diffusa insensibilità alle problematiche delle persone con handicap, relegandole, talvolta, in ruoli marginali o privandole della possibilità di godere degli stessi servizi garantiti alle persone cosiddette “normali”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio, co-firmatario con altri senatori del Pdl di una mozione con la quale si impegna il Governo a intraprendere una campagna di sensibilizzazione e a facilitare, con mezzi idonei, l’inserimento delle persone disabili nella società e nel lavoro, dando anche adeguati sostegni alla famiglia.
“Il 3 marzo scorso – sottolinea il sen. Digilio – il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge 1167-B , recante “Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro”. Il Presidente della Federazione per il superamento dell'handicap ha spiegato che “i permessi non sono e non possono essere considerati un risarcimento o una compensazione per la presenza di una persona disabile in famiglia, ma un'opportunità in più per poter consentire a queste persone di vivere bene la propria quotidianità”. La famiglia, pertanto – sostiene Digilio chiedendo una revisione delle norme in materia – dovrebbe essere considerata un'importante risorsa per le persone diversamente abili poiché assicura loro l'affetto e le cure di cui hanno bisogno in un ambiente protetto e familiare che è in grado di stimolare o, quantomeno, migliorare la qualità della vita dei portatori di handicap”.
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