DIGILIO (PDL), SI’ AL DIALOGO MA SENZA FURBIZIE

“Fa piacere constatare che il presidente della Giunta regionale De Filippo, nei giorni scorsi nella relazione programmatica al Consiglio Regionale e ieri riprendendo l’appello all’unità e al senso di responsabilità delle classi dirigenti lanciato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in occasione della Festa della Repubblica, si sia deciso a tendere la mano alle opposizioni, accogliendo, finalmente, una mia antica sollecitazione”. E’ il commento del sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl.
“Evidentemente – aggiunge – i consigli del suo portavoce lo hanno convinto a mettere fine all’atteggiamento di autosufficienza che ha caratterizzato, con guasti profondi per l’economia lucana, tutto il suo operato nella precedente legislatura. Ma prima di un’apertura di credito, prendendo per buone le sue intenzioni, e quindi prima di entrare nel merito del confronto sui grandi obiettivi di sviluppo della Basilicata, che abbiamo da tempo auspicato, è necessario che il Presidente direttamente e personalmente chiarisca obiettivi e finalità della sua improvvisa conversione al dialogo. Non vorremmo che l’”accerchiamento” nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni dove il rapporto di forze è cambiato a sfavore del centrosinistra, il “fiato addosso” del Governo sui conti della sanità, il “pressing” sempre più stringente della Commissione Ue sulla spesa dei fondi comunitari, l’assenza dalla concertazione nazionale sulle grandi infrastrutture e i grandi progetti di sviluppo, abbiano determinato una sorta di ricerca di dialogo formale per uscire dal vicolo cieco in cui si è ricacciato, oltre che a rappresentare un tentativo di scaricare su altri proprie responsabilità dirette. Poiché il confronto al quale guardiamo non può che avvenire su questioni concrete che riguardano la vita dei cittadini come degli imprenditori ed operatori agricoli, commercianti, artigiani – afferma Digilio – chiediamo innanzitutto un’operazione verità sullo stato di attuazione del PO Basilicata 2007-2013 con i conti “reali” e non quelli di ingegneria finanziaria dei dirigenti dei Dipartimenti interessati ai programmi Fse, Fesr e Psr. C’è bisogno che De Filippo non nasconda documenti e carte perché al tavolo non ci può permettere il lusso di giocare a poker e pertanto, adesso che il Governatore ha scoperto che i parlamentari lucani del Pdl fanno parte del Governo del Paese, non sono tollerabili furbizie, tanto meno ipotesi di ciambelle di salvataggio. Sarebbe un errore imperdonabile –conclude – scambiare il Pdl lucano per la Croce Rossa”.
bas 02

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