Di Sabato (Prc), acqua comune per nuovo modello sociale

"La Corte Costituzionale ha dato il via libera ai referendum sull'acqua. Un risultato molto importante che dimostra anche l'autorevolezza di tutto il discorso che è stato fatto sulla lotta alla privatizzazione dell'acqua. Questo è un primo segnale della mobilitazione sociale che si è costruita intorno alla battaglia dell'acqua che ha avuto il suo primo importante risultato". Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario regionale del Prc, Italo Di Sabato.  
"E' un risultato che bisogna guardare con grossa soddisfazione anche per altri motivi.
Il primo è che come abbiamo sempre detto “si scrive acqua si legge democrazia”.
Su un bene che a tutti appartiene devono essere tutte le donne e gli uomini di questo paese a decidere e questo diventa finalmente possibile.
Un secondo elemento importante sta dentro al percorso che si è costruito.
Dentro la battaglia dell'acqua, in questo paese, si è affacciata una coalizione sociale dal basso amplissima nel più grande silenzio dei grandi mass-media eppure è riuscita ad imporre all'agenda politica un tema sostanziale che poi è anche un paradigma di molti altri temi e di molti altri elementi come i beni comuni, la sovranità territoriale, un nuovo modello di produzione e di consumi.
Un altro risultato immediatamente raggiunto – aggiunge Di Sabato – è che finalmente le politiche liberiste, il pensiero unico del mercato non sono più un tabù e una legge inconfutabile e quasi divina ma sono scelte politiche che possono essere discusse, confutate e battute. Cioè il fatto che, per la prima volta, si possa votare e conseguire una vittoria popolare contro le politiche liberiste cambia completamente il quadro culturale e politico di questo paese.
Per questo sarà importantissimo una 'immediata e naturale connessione oltre che con tutti gli altri movimenti per i beni comuni per la giustizia ambientale e sociale anche, per esempio, con tutto il percorso delle mobilitazioni studentesche che proprio sull'Università pubblica e su una gestione critica dei percorsi di formazione e di ricerca ha sviluppato una mobilitazione straordinaria, cosi come necessità una connessione anche in quel che sta succedendo in questi giorni, in particolare alla Fiat, che lungi dall'essere una vertenza sindacale: dentro quello scontro ci stanno due modelli di società. Da una parte esiste il mercato, esiste il privato, esiste la finanziarizzazione della vita delle persone, dall'altra c'è lo spazio pubblico dei diritti indisponibili.
La campagna referendaria si inserisce proprio in questo momento e diventerà uno dei motori della costruzione di quel comune sociale che va oltre alla semplice solidarietà fra i lavoratori, chi lotta per l'acqua, gli studenti ma è anche la costruzione della resistenza contro le politiche di mercantilizzazione della nostra vita e di sfruttamento e, allo stesso tempo, la capacità di inventare una nuova narrazione collettiva".
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