De Filippo a convegno Lamezia su “Questione settentrionale”

“Ritrovare ragioni di unità. L’individualismo eccessivo non fa bene ai territori”

"L'incontro di oggi organizzato in Calabria per rilanciare la questione meridionale rappresenta una straordinaria opportunità per riflettere sulle prospettive del Mezzogiorno in un'ottica possibilmente inedita e, finalmente, lontana dagli stereotipi che, fino a oggi, hanno pesantemente condizionato le sue legittime aspirazioni di sviluppo". Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo al convegno "La questione settentrionale" organizzato a Lamezia Terme dal quotidiano Calabria Ora.
"Fra l'altro questo incontro – ha aggiunto De Filippo – arriva in un momento in cui il Paese cerca di darsi un nuovo modello di governance, come il federalismo, e in una stagione dove vari protagonisti della politica del Sud cercano di organizzare un nuovo partito, una sorta di Lega meridionale, con cui affrontare le sfide che attendono il futuro. Io credo – ha detto De Filippo – che tutto questo sia l'effetto della globalizzazione che, in qualche modo, ha determinato un forte richiamo all'autodeterminazione dei territori culminando in un individualismo eccessivo che non fa bene agli stessi territori, al Nord e al Sud, all'intero Paese. Oggi più che mai, al contrario, in un contesto in cui le microaree si trovano in una condizione fortemente influenzata dalle macro aree, occorre ritrovare le ragioni di unità, pur rispettando le legittime aspirazioni di autonomia delle regioni. Occorre, insomma, proprio in onore ai 150 dell'Unità d'Italia, recuperare i valori e gli ideali più sani del Risorgimento tentando di diluirli nel contesto contemporaneo. Ma ovviamente ognuno deve assumersi la responsabilità di allungare lo sguardo e di determinare concretamente un cambio di passo a favore dello sviluppo economico e della crescita culturale nel Mezzogiorno. La Basilicata si sta muovendo proprio in questa direzione tentando di mettere in campo una nuova governance dove, rafforzando i principi di sussidiarietà e di solidarietà si razionalizza e si qualifica la spesa pubblica. E' evidente, tuttavia, che ogni sforzo delle regioni meridionali deve trovare una spalla forte e sicura nel Governo centrale. Invece, purtroppo, spesso siamo costretti a dover supplire allo Stato e, quindi, a utilizzare le risorse straordinarie dei fondi comunitari per risolvere emergenze nei settori, ad esempio, della scuola, del lavoro, della sanità, dei trasporti. Se si continua in questa direzione – ha concluso De Filippo – il Sud sarà sempre più lontano dal Nord, il Nord sarà sempre più lontano dall'Europa, e l'Italia sempre più piccola nel mondo".

BAS 05

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