DC: UNA NUOVA “AGENDA SOCIALE” PER I CATTOLICI IN POLITICA

“I cattolici impegnati nella vita politica dovrebbero elaborare una nuova “agenda sociale” che attraversi gli schieramenti e rilanci la loro presenza in politica, un po' come fecero a Camaldoli a fine della seconda guerra mondiale i futuri leader della Democrazia cristiana”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza, sottolineando che “c’è un bipartitismo che costringe i cattolici a stare in schieramenti estranei all’orizzonte ideale della Chiesa, incapaci quindi di rappresentare le prospettive etiche di fondo del mondo cattolico e la visione cristiana della vita. E’ giunto il momento per i cattolici di ripensare i presupposti dell’agire politico, anche per uscire dall’equivoco della cosiddetta laicità, indefinito vocabolo con cui siamo soliti giustificare ogni tipo di azione politica. Oggi, occorre riconoscerlo con franchezza, i «cattolici» in politica – a parte qualcuno che resiste in una solitudine non sempre riconosciuta – sembrano afoni, incapaci di mostrare la loro ispirazione e di avere la fede e il vangelo come motivazione profonda del loro operare, mentre assistiamo addirittura al fenomeno di non credenti che urlano a nome dei cattolici. Gli ultimi due decenni, soprattutto, hanno visto una sempre minor influenza dei cristiani e una crescita dell’afasia fino quasi all’irrilevanza di quanti, pur presenti nei vari partiti, non sanno farsi ascoltare. Si tratta – dice Potenza – di una perdita per tutta la società: mancando il contributo dei cattolici si rischia di leggere la politica, anche dopo la fine delle ideologie e a prescindere da qualsiasi degenerazione, soltanto come amministrazione tecnico-economica.
Per quanto ci riguarda ci adopereremo per aiutare i cattolici lucani a superare il disorientamento, ritrovando la “bussola” che indichi i valori dei cattolici ma anche idee concrete di rinnovamento per superare innanzitutto il diffuso disagio sociale. Di qui – conclude il segretario Dc – l’ampia disponibilità manifestata rispetto alle convergenze sollecitate dal Presidente De Filippo insieme alla nostra proposta di mettere le basi per un Laboratorio della Buona Politica dei cattolici impegnati nelle istituzioni. Un luogo di incontro permanente dei politici cattolici per tradurre in indicazioni di impegno e lavoro la diffusa volontà di realizzare atti concreti di “buona politica”.
(bas – 04)

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