“La tragedia umana che riguarda il suicidio dell’imprenditore della nostra provincia, al di là dei sentimenti di profonda pietas, di assoluto riserbo che merita e di cordoglio per la famiglia, deve sollecitare la politica e l’istituzione regionale a fare qualche riflessione sul perché gli imprenditori sono lasciati soli ad affrontare gravissimi problemi, sicuramente legati alle crisi internazionale e nazionale ma che nella nostra realtà assumono un peso maggiore e non trovano risposte sia pure parziali e di emergenza”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“Il primo atteggiamento da rimuovere – aggiunge – è quello che è emerso ieri, pur con qualche distinguo di posizione, nel Consiglio Regionale dedicato alle emergenze ambientali e alle responsabilità. Se dovessero infatti prevalere comportamenti improntati sulla retorica e su impegni che verranno, autoassolvendo tutto e tutti, oppure di chi pensa di cavalcare il diffuso malessere sociale e la protesta – continua Potenza – si acuirebbe solo la distanza del Palazzo della politica dai cittadini”. “Per l’imprenditoria e le professioni- continua Potenza – a cadenza periodica, giunta regionale e forze politiche rinnovano un impegno che però non riesce ad incidere sui problemi reali di chi fa impresa o libera professione”. “L’ultimo esempio – aggiunge Potenza- è il Patto di Sistema sottoscritto in un primo tempo solo da Confindustria, insieme a Giunta Regionale e sindacati, e successivamente allargato alle altre associazioni imprenditoriali dopo il quale – a parere di Potenza – non è cambiato nulla”.
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