Dalessandro su Distretto colline e montagne materane

“Dopo i vari passaggi nelle Commissioni consiliari, finalmente è approdata in Consiglio regionale la proposta di legge istitutiva del Distretto Rurale delle Colline e Montagne Materane”

“Il Distretto al cui interno sono ricompresi ben 19 Comuni che rappresentano il 65 per cento del territorio provinciale, proprio per le opportunità di sviluppo che potrà offrire al territorio, ha incontrato la condivisione dell'intero Consiglio regionale”. A sottolinearlo è il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro, che, nel suo precedente incarico ricoperto nella giunta Nigro alla Provincia di Matera, è stato uno dei promotori dell'iniziativa.

“L'iter è stato lungo e faticoso – ha detto Dalessandro – perchè si rese necessario organizzare una
complessa azione di concertazione nel tentativo di coinvolgere, insieme con le amministrazioni locali, parchi, associazioni, sindacati e organizzazioni di categoria. E' un nuovo strumento di governance che dovrà valorizzare e mettere a sistema le specificità delle aree interessate. L'esigenza è quella di organizzare il territorio nello sviluppo di azioni per affermare e promuovere produzioni di qualità e prodotto turistico di pregio”.

Il consigliere esprime ulteriore soddisfazione nel constatare che nel Distretto figura anche il Comune di Matera, dichiara che “alla città di Matera va sicuramente riconosciuta quella funzione di traino a cui è chiamata ad assolvere. E' indubbio che la città capoluogo custodisca i maggiori attrattori turistici, ma la nuova amministrazione è chiamata ad una ulteriore e più incisiva azione di responsabilità che è quella di creare un sistema virtuoso che ricomprenda l'intero territorio provinciale sul quale sono evidenti gli squilibri sociali, economici e culturali radicatisi nel tempo”.

Dalessandro, infine, ritiene che “anche la Provincia dovrà fare la sua parte per conseguire una simbiosi tra le diversità dell'area materana. Nell'Amministrazione provinciale e nella struttura dell'Ente – sostiene – vi sono ancora volontà, capacità e professionalità inespresse. Quello del Distretto può essere lo strumento per favorire nuove occasioni di lavoro e per la valorizzazione di un prodotto turistico di eccellenza. In questo quadro le aree interne dovranno, necessariamente, ricercarsi spazi ed opportunità per esprimere al massimo le proprie potenzialità e mettersi in gioco in una logica di filiera”.

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