Parte oggi e prosegue sabato 16 aprile, il nuovo appuntamento con l'aggiornamento scientifico all'Irccs Crob di Rionero in Vulture. “Congresso di primavera: sfide verso il futuro”, questo il titolo del corso della Società Italiana di Chirurgia Toracica per medici e infermieri organizzato dalla Struttura Complessa di chirurgia toracica dell'Istituto di Ricerca lucano, diretta da Cosimo Lequaglie. A partire dalle ore 14, presso il nuovo auditorium della struttura, relatori di caratura internazionale discuteranno sulle prospettive nella condotta medico chirurgica delle neoplasie toraciche.
Nel titolo è racchiuso il senso dell'evento che si pone l'obiettivo di avviare una discussione sulle nuove frontiere e sulle procedure supportate dai sistemi multimediali attuabili nell'immediato futuro nell'ambito chirurgico. Partendo dalle procedure di diagnosi linfonodale come la videomediastinoscopia, per passare alle metodiche di videotoracoscopia operatoria supportata dal sistema di alta definizione e tridimensionale. Tutte presenti nel parco tecnologico dell'Istituto oncologico e routinariamente utilizzate.
Sono tre le sessioni in cui si snoda il corso: tissue management; collanti, sigillanti ed emostatici in chirurgia oncologica; videochirurgia. Durante la sessione dedicata al tissue management si discuterà delle modalità di trattamento dei tessuti, dai processi di guarigione ai meccanismi di azione della chirurgia laser in oncologia toracica. Nella sezione sui collanti i relatori parleranno di coagulazione nei pazienti oncologici, della definizione di sigillante, di emostasi e dei nuovi protocolli di studio. I temi dell'ultima sessione, quella di sabato, saranno all'insegna dell'innovazione tecnologica multimediale in chirurgia. Un argomento ricco di spunti che vede l'Irccs Crob all'avanguardia con il “3Di vision systems” della Viking utilizzato solo da tre centri a livello mondiale per quanto riguarda la chirurgia toracica.
Con il sistema 3Di il chirurgo indossando un caschetto ergonomico con due oculari, può operare il paziente in videotoracoscopia, ovvero evitando di effettuare il “grande taglio” intervenendo attraverso tre piccoli fori, avendo comunque una visuale stereoscopica a tre dimensioni. Un elemento essenziale, quest'ultimo, che permette una visione completa di profondità dando al chirurgo la capacità di operare come in un classico intervento. “Il sistema 3 Di presenta dei vantaggi anche rispetto ad altre metodiche perché dà la percezione tattile ed ha costi d'esercizio contenuti” spiega il presidente del congresso Lequaglie.
Nel corso dell'evento saranno, inoltre, presentati un lavoro della struttura complessa di chirurgia toracica sulla stadiazione del cancro del polmone ottenuta con questo nuovo sistema, e un manuale tascabile sui codici per la compilazione delle schede di dimissione ospedaliere e l'elaborazione dei relativi raggruppamenti omogenei di diagnosi (Drg).
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