Gli allevatori lucani di suini vivono un momento di grande difficoltà. I prezzi sono sempre in discesa (meno 6 per cento nel 2009), mentre i costi onerosi creano ostacoli e problemi alla gestione delle imprese. Ciò nonostante il consumo di carne suina fresca o di salumi continua a mantenersi costante (36 kg. Complessivi pro-capite l’anno) sia per il costo minore finale che per la tradizione gastronomica e alimentare delle nostre comunità. E’ dunque una situazione complessa che richiede interventi e azioni efficaci. Per questo motivo è essenziale, nell’ambito del confronto del Tavolo interprofessionale, una verifica della concreta realizzazione degli impegni assunti congiuntamente con gli impegni esecutivi per il Piano di settore suinicolo, sottoscritto da tutti gli attori della filiera. E’ quanto sollecita la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha predisposto un articolato documento con alcune richieste specifiche:
• Immediato utilizzo delle risorse “ liberate” del POR 2000/2006, indirizzate ad interventi di adeguamento alle norme di “condizionalità” e sicurezza sui luoghi di lavoro;
• Adeguamento delle misure previste nel PSR 2007/2013 alle effettive esigenze della zootecnia lucana, a partire dall’attivazione di Misure indirizzate a sostenere gli agricoltori e gli allevatori nel conformarsi alle rigorose norme comunitarie in materia ambientale;
• Disciplina regionale in materia di servizi creditizi e finanziari, sostenendo un sistema di garanzie e di servizi fideiussori a sostegno dei conferimenti e degli investimenti aziendali in zootecnia.
• Immediato pagamento degli aiuti comunitari da parte di ARBEA (Indennità Compensativa 2009, Biologico, ritiro ventennale, forestazione..), ridefinendone compiti e funzioni, procedendo, in un quadro di sostenibilità, ad una rapida riorganizzazione funzionale al sistema agricolo lucano;
• Un Piano di comparto regionale ed un piano – programma di consolidamento del sistema agro – alimentare – industriale legati alle produzioni zootecniche regionali;
• Legge quadro regionale a sostegno della competitività del sistema agricolo ed agro-alimentare lucano;
La Basilicata – afferma la Cia – per le sue peculiarità orografiche, fisiche, territoriali, ambientali, per la biodiversità vegetale e forestale insita nei nostri territori, rappresenta un naturale contenitore in grado di ospitare sistemi di allevamenti, produzioni animali, di particolare pregio, tipiche, uniche per le loro qualità/salubrità, le loro proprietà nutrizionali/salutistiche.
Tutto ciò rappresenta un invidiabile punto di forza, che di fatti rende merito alle nostre storiche e diffuse propensioni territoriali, in grado di coniugare risorse endogene, qualità ambientale, produzioni tipiche e di eccellenza, qualificare programmi e spesa del PSR 2007/2013. Una nuova politica agro-zootecnica estensiva nella nostra Basilicata, coerenti con le nostre vocazioni produttive, un programma strategico in grado di dare concretezza alla parola “agricoltura multifunzionale” e redditi agli allevatori Lucani.
Infine la Cia rilancia il progetto del Suino Nero Lucano (o di Tricarico) con l’istituzione dell'albo genealogico del “suino nero Lucano”. Un evento importante che permette agli allevatori di conservare e allevare la razza autoctona in purezza e valorizzarne le produzioni di salumi pregiati.
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