“La decisione assunta dai manager della Banca Popolare del Mezzogiorno di trasferire la direzione generale, la direzione crediti e quella commerciale da Matera a Crotone e l’accelerazione imposta dal Governo per garantire, al più presto, la funzionalità della Banca del Sud, ripropongono le questioni sempre più sentite dalle piccole e medie imprese lucane di una presenza degli istituti di credito in Basilicata adeguata alle esigenze del mondo produttivo e delle famiglie e quella, più in generale, del sostegno al credito”. E’ quanto afferma il sen. Egidio Digilio (Fli) per il quale “anche se la scelta di ridurre gli uffici di direzione, da sempre a Matera, appartiene agli organi amministrativi della Bpmez, istituto di credito che con le operazioni, avvenute nel corso degli ultimi anni, di acquisizione sportelli risponde a logiche sempre più private e non sempre di interesse per il Sud, le istituzioni regionali, come ha già fatto la Provincia di Matera, l’intero sistema del mondo imprenditoriale e produttivo dell’intera regione quindi non solo del Materano possono assumere un’iniziativa per ottenere tutte le garanzie necessarie almeno sul mantenimento di servizi bancari e di livelli occupazionali. Come è noto, il sistema bancario nella nostra regione, ad eccezione delle poche Banche di credito cooperativo, ha perso ogni istituto ad amministrazione diretta lucana ed uno degli ultimi “pezzi” bancari ancora lucani, la Bpmez, nata dalla fusione con la Banca Popolare del Materano, rischia adesso di non avere più la sua tradizionale ed importante presenza manageriale a Matera. Di qui la proposta – conclude Digilio – che una quota della compagine azionaria della nuova Banca del Sud sia ceduta alle Regioni meridionali, con il vantaggio indubbio di far ricadere nell'economia locale anche il profitto generato dal sistema creditizio”.
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