“La vicenda relativa all’attività di ricerca petrolifera denominata “Palazzo San Gervasio” nell’area dell’Alto Bradano, che secondo autorizzazioni ministeriali dovrebbe avviare la società Aleanna Resources LLC e che coinciderebbe con il programma di importanti opere irrigue, è la più classica “goccia” che fa traboccare il vaso. La situazione per la ricerca petrolifera sull’intero territorio della provincia di Potenza è diventata insostenibile per responsabilità del Mse (Ministero per lo Sviluppo Economico)”. E’ il commento di Magda Cornacchione, coordinatore provinciale di ApI (Alleanza per l’Italia) di Potenza, aggiungendo che “il nuovo grido d’allarme dell’Associazione Ambientalista Ola che fa seguito a quelli dei viticoltori e di sindaci del Vulture-Alto Bradano merita massima attenzione e massimo sostegno. Se è infatti lo stesso direttore Generale dell’Ente per lo Sviluppo e la Trasformazione Fondiaria di Puglia, Lucania e Irpinia a rilevare che la ricerca di idrocarburi è “in contrasto e confligge con l’infrastruttura strategica irrigua, programmata e finanziata dallo Stato” attraverso il progetto dello “Schema idrico Basento-Bradano – tronco Acerenza – distribuzione III lotto” finalizzato all’irrigazione di circa 5.000 ettari nei territori dei comuni di Palazzo San Gervasio, Banzi, Irsina, Genzano di Lucania, istituzioni e politica non possono che intervenire con l’urgenza richiesta dal “caso”. Diventa necessario pertanto – afferma Cornacchione – un tavolo istituzionale al Ministero per lo Sviluppo Economico che continua a gestire la delicatissima questione delle autorizzazioni per l’estrazione petrolifera in maniera del tutto autoritaria, perché si approfondiscano tutti gli aspetti tecnici e di riflesso sul territorio, stoppando subito ogni attività. Non ci sono dunque solo problemi di impatto ambientale e sulle attività agricole pregiate del Vulture-Alto Bradano. La ricerca dell’ “oro nero” rischia di compromettere l’utilizzo dell’ “oro blu” che è una risorsa fondamentale oltre che per le nostre comunità regionali soprattutto per l’agricoltura. In proposito sono certa che la questione sarà affrontata dall’assessore regionale all’Agricoltura Mazzocco che è già occupata, nelle settimane scorse, sul futuro dell’Eipli e sullo stato di attuazione dei programmi di lavori degli schemi irrigui. Sono convinta che la Regione e la Provincia di Potenza faranno sentire la loro voce a sostegno di sollecitazioni ampiamente condivise dall’ApI perché il modello di sviluppo dell’Alto Bradano non può essere quello immaginato da società e compagnie petrolifere”.
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