“Continua la politica di razionalizzazione della spesa pubblica” per i consiglieri dell’Intergruppo di Consultazione, Navazio, Falotico e Mollica
Dopo aver presentato la proposta di legge sull’istituzione di un Amministratore unico nelle società a totale partecipazione della Regione Basilicata, gli stessi firmatari, Ernesto Navazio come proponente e i capi gruppo Roberto Falotico e Franco Mollica come co-firmatari, propongono un'altra pdl che prevede l’azzeramento dei Cda all’interno dei Consorzi per lo sviluppo industriale con l’istituzione dell’Amministratore unico.
“La proposta di legge – spiega Navazio – suddivisa in otto articoli, va a modificare la legge regionale 5 febbraio 2010, n.18 recante “Misure finalizzate al riassetto ed al risanamento dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale” che, si legge nella pdl “ha rappresentato un particolare momento per la vita dei consorzi. Nell’intenzione del legislatore si sono volute predisporre le condizioni, materiali ed immateriali, utili al rafforzamento della produttività e, quindi, della competitività delle
imprese collocate nelle aree industriali. Il sistema di governance ha, da sempre, rappresentato un elemento di criticità – afferma Navazio – e la complessità e l’incertezza del processo decisionale derivante dal modello gestionale (Cda – Presidente) e dalla numerosità e composizione dei soci (Comitato di indirizzo) può rappresentare una gestione poco efficace se non addirittura problematica”.
Nello specifico, la proposta di legge prevede all’articolo 1 la ridefinizione degli organi dei Consorzi attraverso l’introduzione della figura dell’Amministratore unico. L’articolo 2 definisce l’ambito
operativo dell’Amministratore unico mentre l’articolo 3 interviene sul trattamento economico di quest’ultimo stabilendo che esso non può essere superiore al 70 per cento dell’indennità spettante ai dirigenti generali. I restanti articoli, da 4 a 7, modificano gli articoli della legge regionale 18/2010 per l’introduzione della figura dell’Amministratore unico.
Per i consiglieri dell’Intergruppo di Consultazione “l’obbiettivo è che, attraverso questa proposta di legge, si vada a razionalizzare il sistema di governance dei consorzi industriali prevedendo la figura dell’Amministratore unico, capace di sottrarsi alla defatigante mediazione politica del Consiglio di amministrazione”. “Molto spesso spacciata per democrazia” – precisa il Presidente di Io Amo la Lucania – recuperando così efficienza ed efficacia gestionale e condividendo gli obiettivi proposti dalle più generali politiche di sviluppo economico attuate dagli organi di governo del territorio”.
Secondo quanto recita l’art.1 della pdl, l’Amministratore unico, individuato in base a criteri di professionalità ed esperienza, è nominato con decreto del Presidente della Regione emanato previa
deliberazione della Giunta regionale; il Collegio dei Revisori dei Conti, invece, composto da tre membri effettivi e da due supplenti, scelti tra le persone fisiche iscritte nel registro dei revisori
contabili, è nominato sulla base di quanto stabilito nella legge regionale 5 aprile 2000, n.32, in materia di nomina dei Revisori dei Conti. L’ amministratore unico, così come anche il Collegio dei
Revisori, dura in carica cinque anni ed è rinnovabile una sola volta. Tra i compiti dell’Amministratore unico che, rappresenta il Consorzio ed esercita i poteri di ordinaria e
straordinaria amministrazione, è previsto, secondo l’art.2, l’approvazione dei regolamenti e la proposta alla Regione di eventuali modifiche allo statuto; l’approvazione dei documenti programmatici e il bilancio consuntivo oltre che approvare le spese urgenti che incidano
sul risultato economico. Stipulare contratti e convenzioni in cui il Consorzio è parte e sottoscrivere gli atti che impegnano quest’ultimo verso l’esterno.Infine, l’Amministratore unico nomina il Direttore generale tra i dirigenti generali o tra esperti o professionisti esterni attraverso un
contratto a termine che non superi quella del proprio incarico.
“E’ tempo di proposte costruttive e coerenti mai come in questo momento – affermano Navazio, Falotico e Mollica – alimentate anche dalla forte volontà di cambiamento per la Basilicata”.