Consiglio regionale, l’intervento del consigliere Robortella

Per il consigliere del Pd “non si può delegare il presente e il futuro della nostra regione alla sola speranza. Necessario un contributo unanime nella ricerca di una condivisione di obiettivi e metodi da mettere in campo per la tutela ambientale”

“Parlo – dice Robortella – poiché porto sulla mia pelle e nella mia sensibilità le apprensioni e le speranze di comunità che frequento da sempre e con le quali ho vissuto la mia esperienza politica. Credo che ciò mi autorizzi a parlare di un linguaggio di verità lontane in questo momento, forse, dalle esasperazioni espresse dal nostro amico e collega Mazzeo Cicchetti, e certamente orientate, invece, a rendere un servizio reale alle popolazioni. Io non ho la vocazione a rappresentare nello stesso tempo un'azione di lotta e di governo, perciò svilupperò un ragionamento elementare.
Ho sempre pensato che agire per emergenza o per temi di moda distolga l'attenzione dai problemi veri e faccia perdere quella capacità di investigare con rigore e logica alla ricerca di cause e possibili soluzioni o alternative. In Basilicata sotto il profilo ambientale vi sono temi che meritano rilevante attenzione, che devono essere costantemente monitorati, per orientarci verso scelte ed azioni che quotidianamente siamo chiamati a compiere sia da semplici cittadini e sia come titolari di funzione pubblica, eppure la nostra riflessione non può e non deve limitarsi a questi aspetti particolareggiati, ma è indispensabile mantenere vigile lo sguardo su tutto il territorio e nel suo insieme. Lo dico in particolare per quello che riguarda la Val d'Agri. L'attività estrattiva rappresenta qualcosa che al pari di ogni attività umana inevitabilmente lascia sul territorio quello che gli ambientalisti definiscono una impronta ecologica, indice che mette in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della terra di rigenerarle. Non a caso abbiamo sempre definito e considerato che la questione energetica è rilevante tanto quanto la questione ambientale, e questo ancora più per la Basilicata, una terra ricca al pari di energia e di ambiente, che non può non far necessariamente coincidere tra loro le sue peculiarità. Per questo dobbiamo prestare massimo interesse, e devo dire con onestà, specie dopo aver sentito le informazioni fornite in Commissione da studiosi e ricercatori, che lo si sta facendo con la dovuta meticolosità e zelo”.

”Mi riferisco in particolare – specifica Robortella – al lavoro svolto da Agrobios per oltre 5 anni, che non ha solamente monitorato le emissioni, ma anche le eventuali ricadute su organismi viventi, acqua e sedimenti. Bisogna procedere,cioè, con la metodica della sperimentazione, documentazione, e questa è l'unica strada giusta da percorrere, così come già l'Agenzia sta facendo con il nuovo sistema di controllo, che ci ha illustrato, con lo stesso osservatorio ambientale che garantisce con l'avvio della sua attività. Ma c'è qualcosa che deve essere ancora chiarito; mi riferisco alla situazione del lago del Pertusillo, alla moria dei pesci che varie volte si è verificata.E' necessario anche in questo caso capire qual è la causa. So che anche su questo l'Agenzia ha in corso uno studio, un progetto, ma devo dire con chiarezza che non può esserci tranquillità fino a quando non saranno noti i risultati. Dalle parole fino ad ora detto è chiaro che non sono innamorato di tesi preconcette e che individuino la causa di tutte le attività estrattive; non penso che lanciare continui allarmi porti bene alla gente della Basilicata o possa essere giustificato da una ricerca di visibilità personale, ma individuare quella che è l'origine di quanto avviene nell'invaso del Pertusillo serve anche a fugare ogni ragionevole dubbio rispetto a tale ipotesi.  Non sono innamorato di tesi precostituite, dicevo, ma se le stesse relazioni che abbiamo sentito ci segnalano la possibilità di un'ipertrofia dovuta a possibile acqua non depurata, ad un eccessivo uso di concimi in agricoltura, dobbiamo innanzitutto rendere specifica la relazione di causa ed effetto con la moria della fauna ittica e poi procedere speditamente a rimuovere il problema”.

“Come cittadino della Val d'Agri – prosegue Robortella – non posso essere tranquillizzato dal fatto che non danno diretto all'ambiente, e forse alla mia stessa salute, sia causato da pesticidi o fertilizzanti e non dal petrolio, e non possiamo neppure parlare di questioni minori, nell'eventualità che proprio qui risiede la causa di tutte le preoccupazione che lasciano traccia sul territorio di cui oggi parliamo. Dobbiamo pretendere di avere risposte nel minor tempo possibile, coinvolgendo, se necessario, su questo anche ricercatori e istituti di livello nazionale e internazionale. L'ostinazione con cui si vuole attribuire l'origine di un problema a una sola causa, il petrolio, che tutti gli accertamenti che sono stati fatti oggi hanno escluso, aumenta la confusione e non porta alla soluzione del dilemma, quindi corriamo il rischio di fossilizzare analisi alla ricerca di idrocarburi che non vi sono, e continuare a registrare il problema. Serve l'attenzione, serve molta attenzione e serenità d'animo. E' importante che tutte le attività possano essere realizzate con la massima obiettività e trasparenza, con una puntuale comunicazione e informazione da parte di tutti gli Enti e di tutte le autorità in concorso affinché la collaborazione e il doveroso confronto avvenga con l'obiettivo di far proseguire ed accelerare le attività di verifica e controllo, e ai responsabili di garantire un'indagine di accertamenti calibrato per chiarire eventuali responsabilità e deficit al fine di tracciare la corretta via per una politica di qualità nella tutela della salute e della sicurezza ambientale.

“Non si può delegare il presente e il futuro della nostra regione alla sola speranza.Per questo è indispensabile un contributo unanime al di là del semplice spaccato nella ricerca di una condivisione di obiettivi e di metodi da mettere in campo per la salvaguardia ambientale. L'obiettivo è contribuire alla tutela dell'ambiente per una migliore qualità della vita, salvaguardare il diritto delle generazioni future e ritrovare il gusto di affermare ideali senza estremismi, con il realismo del fare e l'ottimismo della regione. Per quel che mi riguarda – conclude – impegno la Giunta a indirizzare in questo senso l'attività degli organismi di controllo”

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