Comune PZ:consiglieri maggioranza su abusivismo commerciale

Il gruppo ‘Con Santarsiero per Potenza’ interviene sull’abusivismo commerciale.
Gli esponenti del gruppo consiliare comunale ‘Con Santarsiero per Potenza’ Filippo Gesualdi, Antonio Smaldone, Roberto Lo Giudice e Mario Albano in una nota congiunta affermano che “i commercianti della nostra città hanno segnalato più volte il problema dell’abusivismo commerciale, soprattutto per quanto riguarda il commercio ambulante di prodotti ortofrutticoli che, oltre a creare problemi in termini di evasione fiscale e di viabilità, creano problemi riguardo all’aspetto igienico-sanitario, in quanto espongono e commercializzano la loro mercanzia, di cui non si conosce qualità e provenienza. Il decreto legislativo 114/98 sancisce l’obbligo di indicare, per tutti i commercianti ortofrutticoli – sottolineano ancora i componenti del gruppo di maggioranza – non solo il prezzo al chilo, ma anche la provenienza e la categoria di appartenenza. E’ necessario sicuramente anche un maggiore e più efficace controllo da parte dell’Asl, dei Nas e della Guardia di finanza, per meglio garantire la salute dei nostri cittadini. L’abusivismo è un fenomeno che continua a dilagare sempre più pur considerando gli sforzi giornalieri del corpo della polizia municipale che assolve con zelo e diligenza i propri compiti istituzionali, come peraltro confermato dai circa 254 verbali emessi nel solo anno 2010 redatti all’interno della parte di territorio comunale in cui è interdetta la vendita, per migliaia di euro di multa che se pagati, stroncherebbero anche un gigante della grande distribuzione e dei circa 15 verbali di sequestro di merce effettuati a venditori ambulanti abusivi. E’ utile precisare che si di solito i venditori ambulanti sono muniti dei necessari titoli autorizzatori, e questo comporta una limitazione dell’azione repressiva degli operatori della polizia municipale i quali possono applicare solo le sanzioni amministrative previste e non il sequestro della merce. Il problema assume maggiore rilevanza anche alla luce del fatto che molti sono gli acquirenti, attratti, molto probabilmente, anche dai prezzi bassi, pertanto per cercare di ridurre il fenomeno dovrebbero tutti cercare di non alimentare questo mercato non acquistando dagli ambulanti irregolari o abusivi. Quali possono essere i rimedi? Bisognerebbe creare più posteggi, e forse ridurre l’area di territorio comunale in cui è interdetta la vendita. Porre a disposizione della polizia municipale strumenti legali più efficaci, da apportare in sede di legislazione regionale, considerato che le modifiche introdotte dal nuovo Titolo V della Carta Costituzionale riguardano anche la materia del commercio e riconoscono alla Regione la potestà legislativa in tale ambito, seguendo l’esempio della Regione Emilia Romagna, che ha introdotto nella legge in materia la sanzione della confisca obbligatoria della merce nei confronti di chi esercita il commercio sia su aree private che pubbliche senza autorizzazione. La nostra Regione all’atto della stesura della nuova legge sul commercio, la n. 23 del 30 settembre 2008, non ha operato in questa direzione, ignorando le sollecitazione pervenute in tal senso dall’Amministrazione comunale di Potenza e dall’Anci. Pertanto invitiamo il Sindaco – concludono i consiglieri Gesualdi, Smaldone, Lo Giudice e Albano – a farsi promotore nei confronti della Regione Basilicata affinché venga rivista la normativa regionale sul commercio e a verificare la possibilità di implementare la dotazione organica del corpo di polizia municipale, cosa che consentirebbe di controllare meglio le aree interessate, ponendo in essere la cosiddetta “marcatura a uomo” il cui obiettivo prioritario non è il sequestro della merce bensì un’azione di disturbo che impedisca al commerciante irregolare l’esercizio di vendita, obbligandolo ad abbandonare la zona”.

BAS 05

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