Comune Pz: Acta e Tpl, nota di Carretta, Campagna, Flore e Lovallo

I capigruppo del Pd, del Centro democratico e di Scelta civica, rispettivamente Gianpaolo Carretta, Pietro Campagna, Francesco Flore e il consigliere del Pd NIcola Lovallo, sono intervenuti – si legge in un comunicato dell'ufficio stampa del Comune di Potenza –  sulla vicenda Acta e sul trasporto Pubblico:
"La situazione politica – amministrativa del Comune di Potenza, con particolare riferimento alle gravi criticità del sistema dei Rifiuti – Raccolta Differenziata – Spazzamento – Conferimento – Pulizia –Derattizzazione – Gestione del Verde – Gestione ACTA spa. sono i temi al centro di una conferenza stampa tenuta questa mattina presso la sede del Partito democratico, dal capogruppo del Pd Gianpaolo Carretta e il consigliere del Pd Nicola Lovallo e i capigruppo di Scelta Civica e del Centro Democratico Francesco Flore e Pietro Campagna. Assenti Sileo e Meccariello ma solo per questioni lavorative.
La raccolta differenziata è ad oggi un fallimento unico. Non è partita, come era più logico, in modo omogeneo in città e soprattutto non in senso verticale, come era stato previsto nel progetto e cioè iniziando dal centro storico, senza una sperimentazione ed una campagna pubblicitaria adeguata, quartiere per quartiere.
La città è sporca e a questo disastro nella gestione della raccolta differenziata, si aggiungano i costi lievitati e la mancanza assoluta di trasparenza ed efficientizzazione del sistema.
Più volte abbiamo chiesto notizie sulle procedure di esternalizzazione dei servizi e sull’assunzione del personale. Ad oggi lavorano 14 persone ( ex Copas) con contratti trimestrali a tempo determinato, 7 lavoratori ex Facility, assunti con procedura interinale, 12 provenienti dall’ex inceneritore e altri ex parcheggiatori.
Non contestiamo la legittimità formale delle procedure, ma avremmo preferito che fossero messe in campo azioni trasparenti ad evidenza pubblica, consentendo ai tanti inoccupati di questa città di poter partecipare ad un avviso di lavoro.
Contestiamo l’esternalizzazione del servizio di raccolta differenziata nel centro storico affidata alla “Pellicano verde” e la raccolta materiale dell’organico. Tale azione stride con la mission dell’Acta ed è riprova del fallimento della raccolta porta a porta, che non si sa gestire nonostante gli oltre cinque milioni di euro ricevuti dalla Regione Basilicata nel 2014. Si continua ad utilizzare la stazione di trasferenza di Tito e ditte esterne per la raccolta del materiale differenziato.
I consiglieri comunali hanno spiegato che la precedente amministrazione, istituendo l’Acta s.p.a. aveva immaginato una società che esplicitasse la sua mission in modo chiaro, per estendere la sua azione all’intero territorio dell’hinterland del potentino. Fu fatta la scelta di affidare la gestione a tecnici della stessa amministrazione, eliminando un consiglio di amministrazione politico così come il direttore generale, una scelta di opportunità e qualità che portò ad un risparmio di 300 mila euro, dando un segnale di trasparenza ed efficienza con il trasferimento in una sede di proprietà. Una strategia che si completò con il risultato, nel 2012, del progetto Acta Conai, approvato dal Consiglio comunale, per la gestione della raccolta differenziata.
Da tre anni a questa parte abbiamo assistito ad una inversione di rotta preoccupante, con la nomina, certamente legittima, di un amministratore esterno, ma senza alcuna selezione pubblica che avrebbe potuto selezionare i migliori manager con consolidate esperienze nel settore.
Quando l’Acta divenne s.p.a. si era immaginato un percorso diverso con la internalizzazione dei servizi per consentire a questa società di essere tale. A che punto è la delibera di giunta di effettuare una procedura ad evidenza pubblica per selezionare il personale? Invece di equilibrare la pianta organica, si esternalizzano i servizi.
Siamo uno dei capoluoghi di regione in cui si paga di più per spazzamento, conferimento e raccolta.
La nostra comunità è penalizzata in tema di servizi e costi. La città è sporca a detta di tutti e non si intravede una inversione di tendenza, né un minimo di autocritica da parte dell’amministrazione.
La raccolta differenziata non è ancora partita e il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Molti i disagi nelle aree rurali dove invece, attraverso contratti con fastweb, si installano postazioni di telecamere che non risolvono i problemi. Era necessaria una azione che rendesse i cittadini partecipi, sensibilizzandoli culturalmente ed organizzativamente e invece si pensa agli ispettori ambientali per i quali sono state avviate le procedure per la selezione. Si pensa a sanzionare invece di divulgare e partecipare il progetto.
Il progetto Acta Conai prevedeva, per poter essere realizzato, una dotazione organica di 45 addetti ed il Sindaco De Luca era stato sollecitato a bandire i concorsi. La sua risposta fu che “ non avrebbe mai fatto le assunzioni che venivano chieste dalle opposizioni”. Oggi assistiamo al fatto che il personale dell’Acta è stato dirottato sulla raccolta differenziata, e sullo spazzamento non è più rimasto nessuno e questo per non aver voluto programmare. E intanto vengono riscoperti gli Lsu, (nel 2000 ne furono stabilizzati oltre 250 e non senza critiche da parte dell’allora opposizione) per lo spazzamento e la pulizia soprattutto nell’area cimiteriale, tutte funzioni che doveva svolgere l’Acta. Insomma nel Comune di Potenza si è riportata la “precarizzazione del lavoro”. Agli Lsu viene affidata anche l’apertura e chiusura degli impianti sportivi e si gridò allo scandalo quando nel contratto di pulizia con la Consip fu inserita anche la chiusura di queste strutture. Si gridò allo scandalo quando si utilizzò, tramite Cotrab, il lavoro interinale, e oggi Acta ed amministrazione usano il lavoro interinale per selezionare personale, così come l’utilizzo di volontari per la divulgazione e la prima fase della raccolta differenziata porta a porta doveva avere un termine. E invece si rinnova il contratto con le associazioni e certamente non a titolo gratuito. Il piano Conai è forse realmente al 30 per cento della sua realizzazione. Non c’è trasparenza e non c’è visione programmata del ciclo rifiuti.
Preoccupa che questa amministrazione non abbia una idea di città e non sappia cosa vuol fare del capoluogo di regione, non esiste un progetto di crescita per la città. Unica via d’uscita l’azzeramento della giunta e le elezioni anticipate.
Rimproveriamo a questa amministrazione scarsa trasparenza e deroga al principio del buon andamento di tutti i settori strategici. Siamo interpreti della insofferenza della città che è diventata da una città orgogliosamente “provinciale” ad una città “paesana”, che assiste allo svilimento del suo ruolo, per la mancanza di una strategia e di una visione.
Al termine della conferenza stampa consegnato un documento che contiene tutte le questioni relative al trasporto pubblico in città, questioni sollevate anche a mezzo di interrogazioni, con richiesta di risposta per iscritto ad oggi non evase, che continua con una serie di atti non trasparenti in questo settore".

Bas 05

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