“All'atteggiamento autoritario della FIAT che, nonostante l'appello del Capo dello Stato e del presidente della CEI, continua nella sua condotta irresponsabile, si aggiunge quello della direzione aziendale della Commer TGS, azienda che produce imbottiture per sedili per la Punto Evo, che ha licenziato nei giorni scorsi due lavoratori riconosciuti affetti da malattie professionali e quindi inidonei alle mansioni per cui venivano impiegati”. Lo afferma il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe. “La Cgil Basilicata ritiene grave che l'azienda non sia disponibile a trovare soluzioni alternative nell'ambito delle sue attività produttive, per mantenere a lavoro i due dipendenti. Tale inaccettabile situazione è ancor più grave perché i lavoratori, che hanno creato ricchezza per l'azienda, hanno contratto la malattia nell'ambito degli ambienti aziendali a causa delle sostanze dannose per la salute, contenute nei prodotti utilizzati per la fabbricazione. Tutto ciò – continua Pepe – è inconcepibile anche per il futuro occupazionale dei 130 lavoratori impiegati alla Commer che, naturalmente, stanno dimostrando grande sensibilità e coesione nella lotta che dura ormai dal 25 agosto. Questo attacco ai lavoratori non può essere ignorato oltremodo ed è giunto il momento di dare segnali di concretezza per garantire una civiltà del lavoro degna, che la faccia finita di cancellare diritti a in nome della produzione. Bisogna tutelare la dignità ed i diritti di tutti i lavoratori e l'agire del sindacato, che ogni giorno – aggiunge Pepe – è impegnato nella rappresentanza dei loro bisogni. Solo coniugando esigenze delle persone e delle aziende si può smorzare lo scontro in atto, che è il risultato di una cultura industriale anacronistica”.
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