Dal 16 novembre, la dieta Mediterranea è entrata ufficialmente nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Pasta, olio d’oliva, vino, passata di pomodoro, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, pesce, prodotti lattiero caseari, carne e numerosi condimenti e spezie, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento mondiale. Si legge nella bozza di decisione del Comitato di valutazione :
“La dieta mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.”
“Coldiretti Basilicata- ha affermato Piergiorgio Quarto, presidente regionale – è orgogliosa per questo prestigioso riconoscimento soprattutto perché tutti i prodotti annoverati nella Dieta Mediterranea, sono coltivati anche dai nostri agricoltori. Alla luce del riconoscimento universale, è giusto che anche i coltivatori lucani vedano riconosciuto il giusto valore al loro lavoro”.
Bas 03