“Specie dopo il convegno-tavola rotonda di ieri a Potenza, un’iniziativa fortemente voluta dai sindacati confederali di categoria dei lavoratori edili per riaccendere i riflettori sulla crisi del comparto delle costruzioni, è ancor più inaccettabile la nuova e pesante penalizzazione del Cipe nei confronti del Mezzogiorno e della nostra regione consumata con il nuovo programma di opere pubbliche tutte o quasi localizzate al Nord”. A sostenerlo è il segretario generale regionale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro, sottolineando “la gravità occupazionale e dal punto di vista imprenditoriale soprattutto per la paralisi dei lavori pubblici. Concentrare i fondi su grandi progetti infrastrutturali a rete, materiali e immateriali, come le dorsali e le trasversali di trasporto, in particolare stradale, quali l’accelerazione del piano di ammodernamento dell’A3 Sa-Rc, della SS 106 Jonica, la Tito -Brienza, la Saurina, l’adeguamento della Potenza – Melfi e della Matera – Altamura, le opere logistiche, gli schemi idrici, la banda larga e il ciclo integrato dei rifiuti, anche mediante il rilancio del Fondo nazionale per la progettazione di opere pubbliche – dice Vaccaro – resta per il sindacato una priorità, al pari di puntare alla qualificazione e rafforzamento del territorio, dei suoi sistemi urbani e delle aree rurali, e promuovere un progetto integrato di effettivo potenziamento del turismo con la valorizzazione dei beni culturali, delle risorse naturali e delle produzioni locali, in particolare nel settore agroalimentare. Sono tutti obiettivi che però – afferma il segretario lucano della Uil – sollecitano di instaurare un rinnovato metodo di collaborazione tra il Governo, le Regioni e le altre istituzioni locali, istituendo una stabile sede di confronto tra Governo e Regioni (Cabina di regia), aperta al contributo sistematico delle Parti economiche e sociali, per garantire la cooperazione tra gli attori pubblici, la trasparenza nelle decisioni, la chiara distribuzione delle responsabilità e quindi una rapida attuazione delle politiche per il Mezzogiorno, per realizzare innanzitutto una efficace rimodulazione dei Fondi strutturali europei, sia per la loro immediata disponibilità, sia per impedire la possibile perdita delle risorse. Dopo l’attivazione dell’Osservatorio sui Lavori Pubblici annunciato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Gentile, che accoglie una richiesta contenuta nel documento di Cgil, Cisl, Uil per “la crescita e il lavoro”, al pari di un’iniziativa nei confronti del Governo e del Parlamento, diventa necessario un confronto Giunta – sindacati – imprese sullo stato di attuazione del PO FESR 2007-2013 in particolare della spesa per gli investimenti alle infrastrutture e per verificare il piano della Giunta per evitare il disimpegno e l’impiego di fondi residui provenienti da altri programmi comunitari, nazionali e regionali da destinare ad opere pubbliche”.
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