Cia: a Torino passaggio di testimone “Carta Matera”

Il passaggio di testimone della “Carta di Matera” dalla Basilicata al Piemonte ha caratterizzato oggi a Torino l’inaugurazione della Festa Nazionale dell’Agricoltura promossa dalla CIA-Confederazione Italiana Agricoltori: è proprio l’agricoltura che è l’elemento fondamentale per rilanciare l’unità del Paese, parlando un solo linguaggio in termini di proposte tanto più necessario dopo l’approvazione della manovra di Ferragosto del Governo che ignora completamente l’agricoltura. Nel documento di Matera infatti si punta ad individuare percorsi ed azioni comuni tra mondo agricolo ed Enti Locali volti a valorizzare elementi essenziali del territorio tra i quali i paesaggi agricoli, la biodiversità agricola, la gestione delle risorse idriche, la gestione e mantenimento del suolo, il mantenimento del sistema climatico, il mantenimento della qualità dell’aria, la resistenza alle inondazioni e agli incendi, la garanzia della sicurezza alimentare, la vitalità economica nelle zone rurali. E a Torino a cementare il rapporto tra mondo rurale lucano-meridionale e piemontese (Nord) ci hanno pensato, in un unico abbraccio, i presidenti della Cia di Piemonte e Basilicata Roberto Ercole e Donato Distefano, insieme al leader nazionale Giuseppe Politi, e i sindaci di Torino e Matera Piero Fassino e Salvatore Adduce. Per la Città di Matera – come ha sottolineato il sindaco Adduce – è un’ ulteriore opportunità per rafforzare la candidatura di capitale europea della cultura 2019 saldando il patrimonio culturale a quello dell’antica civiltà contadina che è fortemente rappresentata dai Sassi. Per il presidente lucano della Cia Distefano la Festa di Torino è l’occasione per saldare l’agricoltura del Sud a quella delle altre aree del Paese e per affrontare in una visione organica e nazionale i problemi dei produttori della terra. Il governo -aggiunge Distefano- ha ignorato le proposte lanciate nelle scorse settimane dalle forze sociali che nel documento unitario riaffermano come la solidita' dei conti pubblici va accompagnata e rafforzata con misure per la crescita dell'economia. Una sollecitazione che fa perno su sei priorita' (pareggio di bilancio nel 2014, costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sblocco degli investimenti, semplificazioni e Pubblica amministrazione, mercato del lavoro) che le rappresentanze del mondo imprenditoriale, sindacale e bancario ritengono fondamentali per aprire una fase nuova. Allo stesso modo il governo -rimarca il presidente CIA – non ha finora tenuto conto delle richieste unitarie del mondo agricolo (Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri) che chiede l'apertura di uno specifico Tavolo per l'agricoltura, in particolare per attuare politiche incisive volte alla promozione e alla difesa del 'made in Italy' di qualita', come leva competitiva del paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano".
bas 03

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