"Per le tradizionali grigliate di carne di Ferragosto i consumatori scelgano la qualità e la garanzia delle carni nostrane con prezzi stabili ed invariati da un anno per tutte le tasche: dai polli e conigli di allevamento locale, ai bovini podolici, all’agnello delle Dolomiti Lucane o comunque di aziende zootecniche locali. Attenzione dunque alla provenienza delle carni perché la crisi dei consumi e la riduzione della spesa alimentare ha incrementato anche in Basilicata l’importazioni di carni dai Paesi dell’Est Europa. In proposito è sufficiente che i consumatori in macelleria o al supermercato consultino il certificato di provenienza della carne in vendita che deve essere obbligatoriamente affisso al banco vendita". Sono i consigli della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che conferma che sarà un pranzo nel rispetto delle più antiche tradizioni rurali, un menù dal sapore classico consigliato dalla stagionalità delle produzioni. Una ricorrenza, quella dell'Assunta, che verrà festeggiata prevalentemente in casa, con parenti e amici, anche se molti approfitteranno dell'occasione per mangiare all'aperto, negli agriturismi o allestendo barbecue immersi nel verde. Il pollo sarà il grande protagonista della giornata di festa: la Cia stima che se ne consumeranno nella regione più di 12.000 pezzi, principalmente cucinati alla brace o alla "cacciatora" con aggiunta di vino. "Per il primo piatto – spiega la Cia – trionfa un po’ ovunque la pasta fatta in casa. I contorni che verranno maggiormente consumati saranno: insalata verde o mista con pomodori, condita con un filo di olio extravergine d'oliva, sale e una goccia di aceto, sempre più spesso balsamico. Non mancheranno le patate al forno, piatto che ingolosisce sempre i bambini. Il vino pi& ugrave; richiesto, per l'occasione, sarà il bianco. Le aziende agrituristiche e le osterie ne hanno messe in fresco in quantità sufficiente, pronte a integrarle con il "rosso" e con la mescita dello sfuso dalle botti. I frutti, che guarniranno le ceste a centro tavola, saranno i fichi, l'uva, le pesche, le susine, le albicocche e le pere, e in fresco, sotto abbondante acqua corrente, anguria e meloni. Per il dolce si punterà sulle crostate di frutta e di marmellate e, per il digestivo, nocino fresco e liquori alle erbe. Le oltre 250 aziende agrituristiche e punti d ristoro lucani – spiega la Cia – ospiteranno tra i 10 e i 12 mila ospiti a pranzo, che andranno sommate a chi preferirà il pic-nic e a chi andrà con amici e famiglie nelle case in campagna. Buone notizie anche per l'indotto per il settore – conclude la Cia -. In molti sfrutteranno questo periodo per riportare in città un po’ di prelibatezze dell'agricoltura (salumi, formaggi, marmellate, salse, miele, sott'oli e sottaceti), facilmente reperibili nelle aziende che esercitano la vendita diretta, attraverso il circuito promosso da Cia-Turismo Verde.
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