Cgil e Legambiente per Si acqua pubblica e contro nucleare

“La CGIL Basilicata e Legambiente Basilicata saranno presenti sabato 26 marzo alla manifestazione di Roma a sostegno della campagna referendaria per il SI a favore dell'acqua pubblica, quale bene comune indisponibile (sottratta al mercato), e contro l'utilizzo delle energie nucleari.
La CGIL e Legambiente – spiegano i n una nota congiunta il segretario regionale della Cgil Antonio Pepe e il responsabile di Legambiente Basilicata Marco De Biase – hanno organizzato un pullman che partirà da Matera, con sosta intermedia a Potenza, e raggiungerà Roma.
Il referendum contro la reintroduzione dell'energia nucleare in Italia assume un valore assai importante anche perché si terrà dopo il tragico evento sismico che ha colpito il Giappone e che ha sollevato ulteriori pesanti interrogativi sulla sicurezza delle centrali nucleari anche di ultimissima generazione, oltre a portare in auge il problema dello smaltimento delle scorie nucleari, per cui il popolo dell'antinucleare di Basilicata si è già ampiamente pronunciato con le giornate di Scanzano.
Bisogna prendere esempio dalla Germania, la più grande potenza economica europea, che pur avendo puntato negli scorsi anni sul nucleare oggi ha fatto un passo indietro precisando che entro il 2026 dismetterà queste tecnologie a favore delle energie rinnovabili. In questo senso ci pare irragionevole il comportamento del Governo Italiano che invece vorrebbe entro il 2021 rivolgersi in maniera decisa allo sfruttamento di tale pericolosa tecnologia. Tra l'altro dopo aver avuto nel 1989 una espressione massiccia del popolo italiano contro il nucleare (80%).
La CGIL e Legambiente, particolarmente sensibili ai temi dell'ambiente e convinti dell'antieconomicità di un investimento in direzione del nucleare, sostengono il valore dell'acqua pubblica ed una netta inversione di tendenza nelle politiche energetiche del Governo, cui la stessa moratoria, dichiarata ieri dal Ministro per le attività produttive, deve servire.
Per questo chiediamo a tutte le donne e gli uomini della nostra regione di dimostrare il proprio rifiuto a scelte dettate da interessi economici e di potere, che disprezzano e distruggono il diritto alla vita, all’acqua, alla salute e ai beni comuni delle popolazioni e del pianeta”.

BAS 05

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