Si è tenuto ieri mattina, presso l'aula magna della facoltà di lettere dell'Università degli Studi della Basilicata a Potenza, il convegno “Università che si confrontano e si mobilitano: le trasformazioni degli atenei nel contesto nazionale e locale”.
I lavori sono stati aperti da Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata.
“L'Italia – hanno detto nel corso del convegno – occupa l'ultima posizione per la quantità di risorse dedicate alla ricerca ed alla formazione prefigurando una preoccupante prospettiva futura per la struttura organizzativa e didattica, in particolare per quanto riguarda il sistema universitario nazionale. La situazione è ancora più difficile se riportata alla realtà del Mezzogiorno.
La prova di tale difficile situazione è data dal fatto che il Governo regionale ha dovuto finanziare l'Ateneo lucano per garantirne la sopravvivenza.
Non possiamo permettere che la cultura diventi appannaggio liberista dei privati, abbiamo il dovere di assicurare ai nostri giovani la possibilità di costruirsi la cultura che preferiscono, che ritengono più confacente alle loro attitudini. Non si può accettare l'attacco incondizionato al sistema della cultura senza opporre azioni di mobilitazione decise ed unitarie che coinvolgano tutte le Università del Mezzogiorno, trovando un comune denominatore che unisca nella volontà di fare cultura e di farlo nel modo più coerente possibile con i principi sanciti nella nostra carta costituzionale.
Nel corso del dibattito sono intervenuti Eustacchio Nicoletti, Flc Cgil Basilicata, Carlo Di Rienzo, prorettore dell'Università della Basilicata, Lello Romano, rappresentante degli studenti della facoltà di lettere, i rappresentanti della Flc delle regioni Campania, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia, il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo.
Le conclusioni sono state affidate a Marco Broccati, segretario nazionale della Flc Cgil.
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