Per il consigliere regionale del Pdl “l’incompatibilità del programma dell’Enel è ancora più evidente rispetto alle attività che deve svolgere il Parco nazionale del Pollino”
“Non esistono elementi cosiddetti di compensazione o che, comunque, possono conciliare il progetto di Enel Produzione per la riattivazione della centrale termoelettrica del Mercure con la scelta di un modello di sviluppo per il Mercure-Pollino che punta decisamente sull’ambiente e sulle risorse del territorio”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) per il quale “la posizione da assumere in Consiglio Regionale pertanto è una sola: di netta contrarietà”.
“L’incompatibilità del programma dell’Enel – aggiunge – è ancora più evidente rispetto alle attività che deve svolgere il Parco nazionale del Pollino e, quindi, tra utilizzo e sfruttamento di risorse del territorio come le biomasse con conseguenze negative dirette sull’equilibrio ambientale e l’economia locale e le risorse naturalistiche non si può che scegliere la seconda strada. Inoltre, l’impianto dovrebbe utilizzare come combustibile le biomasse per una potenza elettrica dichiarata di 41 MW/e (35 MW/e netti), che qualora andasse in funzione, farebbe di questo impianto, a metà strada tra Rotonda e Laino Borgo, uno dei più grandi d’Italia. Un programma – dice Mattia – che non trova alcun riscontro nelle previsioni di produzione di energia contenute nel Piear, un piano che ha completamente cancellato il fattore ambiente per destinare ogni attività al sistema di affari riferito alla produzione e vendita di energia. Diventa perciò necessario, e la mozione che sarà presto discussa in Consiglio è l’occasione, verificare l’iter che ha caratterizzato sinora le posizioni della Giunta, degli Uffici competenti dei Dipartimenti interessati e dell’Ente Parco Nazionale Pollino per affermare il principio di incompatibilità con la salvaguardia naturalistica e quindi con un modello di sviluppo che non potrà mai essere neutrale e tanto meno accondiscendente rispetto a programmi industriali”.
“Pertanto – continua Mattia – diventa urgente riconvocare una Conferenza dei servizi, con tutti i soggetti istituzionali delle due Regioni e locali interessati, per un approfondimento di tutte le questioni e per tenere in debita considerazione la posizione delle comunità del Mercure. Spetta, comunque, al Dipartimento Ambiente fornire spiegazioni in merito alla determina n. 2009/D.435 del 9 aprile 2009, del dirigente dell’Ufficio Compatibilità Ambientale che ha convalidato, rettificato ed integrato il parere favorevole sulla valutazione di incidenza relativo al progetto di riconversione a biomasse e agli organi amministrativi e tecnici del Parco del Pollino chiarire la propria posizione non sempre univoca”.