CCIAA POTENZA: 15 PROPOSTE IDEE D'IMPRESA INNOVATIVE

Sono 15 i gruppi di giovani che rispondendo al Bando NIDI – Nuove Idee di Impresa Innovative – lanciato dalla Camera di Commercio di Potenza nell’ambito dell’Accordo per la Promozione dell’Innovazione, hanno proposto idee imprenditoriali innovative ad elevato contenuto di conoscenza, finalizzate allo sviluppo economico. Al Comitato Tecnico Scientifico composto dai rappresentanti degli Enti ed Associazioni di categoria che sostengono l’Accordo (Università degli Studi della Basilicata, Provincia di Potenza, Confindustria, Confartigianato, CIA e Confcooperative) toccherà valutare le proposte, selezionare le 10 idee che saranno supportate nella redazione di un piano di impresa attraverso la partecipazione ad attività formative, ed infine decidere quali saranno i 5 gruppi ai quali la Camera di Commercio finanzierà l’acquisizione di servizi e consulenze per perfezionare il progetto di impresa, attraverso la concessione di voucher di 10.000 euro ciascuno, con possibilità di un ulteriore incremento di 2.000 euro per coloro che avvieranno concretamente l’azienda.

“L’esperienza-pilota messa in campo riveste fondamentale importante, individuando un concreto punto di incontro tra ricerca, innovazione tecnologica e sistema produttivo, tracciando una traiettoria nuova nel solco della cultura di impresa – dichiara il presidente dell’Ente camerale, Pasquale Lamorte -. La risposta quantitativa è per noi motivo di grande soddisfazione, ora siamo curiosi di verificare quale sia il livello delle proposte anche dal punto di vista qualitativo, dopodiché potremo formulare un giudizio più completo. L’auspicio è che l’attenzione per la ricerca e l’innovazione cresca e che si possano determinare le condizioni affinché le iniziative affini programmate sul territorio (penso in particolare al progetto della Regione Basilicata Innovazione con Area Science Park) possano trovare sinergie costruttive. Sarebbe questo, del resto, il modo migliore per coinvolgere in un progetto più organico anche i nostri partner quali l’Ateneo lucano, la Provincia e le Associazioni di categoria, e dare così più sostegno ai progetti di ‘ricerca collaborativa’ di cui beneficerebbero le nostre imprese”.

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