“Dopo il referendum farsa di Mirafiori, la risposta dell’Amministratore Delegato della Fiat Marchionne non si è fatta attendere ed in un’intervista a Repubblica ha affermato che aumenteranno i salari e cambieranno le regole per garantire azienda e lavoratori”. Commenta così il segretario provinciale potentino del Pdci, Francesco Castelgrande. “Abbiamo avuto modo di constatare a quali condizioni aumentano i salari e come cambiano le regole (cancellando anche i diritti indisponibili sanciti dalla Costituzione). Inoltre Marchionne afferma che “non c’è alternativa” al fatto che il nuovo contratto, dopo Pomigliano e Mirafiori (dove il “discorso è chiuso”) investirà anche Melfi e Cassino. E’ pertanto non rinviabile lo sciopero del 28 gennaio a sostegno dei metalmeccanici e dei lavoratori Fiat per costruire un vero sciopero generale e generalizzato. Un movimento di massa che, partendo dai problemi del lavoro, ponga come centrali la questione sociale, il reddito, il salario, l’occupazione, i rinnovi contrattuali, la casa, i beni comuni, la democrazia e la rappresentanza sindacale”.
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