“Continuano le prove di federalismo per gli enti locali, fatte di tagli e sanzioni per gli amministratori.
Il decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri sul federalismo fiscale riguarda sia premi che sanzioni, ma non presenta a questo proposito un giusto equilibrio”. Lo afferma in un comunicato il consigliere del Pd al Comune di Potenza Gianpaolo Carretta.
“A fronte della rimozione dei governatori “incapaci” e del decurtamento del 30% dei rimborsi elettorali per i partiti a loro sostegno e della ineleggibilità per dieci anni per sindaci e presidenti di provincia responsabili dei dissesti, – prosegue – non sembra che i premi destinati ai “virtuosi” siano così di sostegno per gli enti e bilancino le penalità previste.
Va ricordato che attraverso la rivoluzione federalista sulle tasse comunali, i Comuni già in rosso potrebbero perdere un introito per molti milioni di euro e la lotta all’evasione fiscale, auspicata dal governo, secondo la quale gli enti dovrebbero incassare il 50% delle entrate dovute all’emersione del nero, potrebbe non bastare.
La manovra prevede, anche in questo caso, un taglio indiretto alla cultura attraverso l’imposizione di una forte limitazione di convegni, mostre, eventi, di tutto ciò riguardi le relazioni pubbliche, da parte delle amministrazioni. E anche se gli enti locali dovessero concordare con terzi l’organizzazione di tali eventi, senza dover comparire come soggetti attuatori, la spesa deve comunque essere contenuta dell’80%. Ridurre l’aspetto “promozionale” implicherà il non poter illustrare alla cittadinanza le proprie attività rendendole fruibili alla collettività, il non poter sempre partecipare ad eventi di interesse pubblico e sociale, il non poter organizzare e partecipare a manifestazioni.
L’incontro appena svolto a Bruxelles tra i membri del Comitato degli enti locali ha visto anche il nostro primo cittadino puntare il dito contro questo decreto legislativo assolutamente incostituzionale, voluto da un governo che, ancora una volta, dietro la voce “federalismo” nasconde tagli e bavagli”.
BAS 05