“Questione petrolifera sempre aperta in Val d’Agri; se ne parla poco ma la società civile è stanca e vuol capirne di più. Resta critico il nostro giudizio sull’ attività legata al petrolio, sulla sua gestione, sulle ricadute in termini finanziari ed occupazionali (minime) ed ambientali (massime). Lo dichiarano Nicola Allegretti, Segretario Generale CGIL Potenza e Mario Fulco, Coordinatore Camera del Lavoro Val d’Agri. “Continuiamo a pensare si legge nella nota – che un risicato numero di posti di lavoro (tra l’altro temporanei e privi di una qualsiasi prospettiva futura) non possa essere anteposto alla salute di intere comunità e all’intera economia di un territorio che potrebbe per altre vie raggiungere quei livelli di sviluppo tanto agognati ma ben lungi dal realizzarsi. Siamo consapevoli delle responsabilità comuni al mondo politico lucano, alle istituzioni e alla stessa società civile, nel non essere stati in grado di affermare con forza il proprio modello di sviluppo del territorio; molto timidamente si è contrapposto al petrolio l'idea di uno sviluppo eco-sostenibile legato alle preziose ricchezze naturali, paesaggistiche, culturali, storiche dei nostri luoghi. Nonostante i rapporti di forza siano oggi molto più favorevoli alle società estrattive e la situazione per le genti della val d’agri molto più precaria rispetto al passato, riteniamo dichiarano ancora Nicola Allegretti, Segretario Generale CGIL Potenza e Mario Fulco, Coordinatore Camera del Lavoro Val d’Agri che proprio per questo urge un rilancio dell’azione rivendicativa del territorio che sappia mettere insieme tutti, affinché si ponga innanzitutto fine allo sfruttamento selvaggio dell’area e si imponga a ENI e alle altre Società petrolifere di portare in Val d’Agri il proprio Know How tecnologico che possa rilanciare, magari con il contributo della Fondazione Mattei, la zona industriale, innalzare i livelli occupazionali locali e garantire a tutti i lavoratori pari dignità e diritti in tutte le aziende, con la definitiva adozione del contratto di sito, proposto fortemente dalla CGIL e su cui l’Amministrazione provinciale di Potenza e molte Amministrazioni comunali hanno già deliberato positivamente”.
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