Si è tenuto questa mattina, presso gli uffici di SCAi Comunicazione, il primo incontro tra le associazioni di categoria rappresentanti i giovani professionisti lucani e gli organizzatori della III edizione del Salone per le imprese. Una riunione finalizzata a raccogliere e coordinare le idee degli under 40 per collaborare al meglio con le imprese.
Antonio Posterà, a rappresentare i giovani di Confindustria Basilicata, Raffaella Liccione, Presidente dell’Associazione dei Giovani Dottori Commercialisti della circoscrizione di Potenza e Lagonegro, Claudia Tortorelli, Presidente dell’Associazione Giovani Legali di Potenza e Francesco Ferraioli, Presidente dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro, per la prima volta si sono seduti attorno allo stesso tavolo per pianificare l’incontro che il Salone Btobe ha dedicato loro e al rapporto tra professionisti e imprese.
“Vi ho invitati qui stasera perché vorrei condividere con voi due concetti” ha introdotto Michele Franzese, Presidente di BtoBe, “vorrei ragionare su due parole spesso abusate ma che per me hanno ancora tanta importanza: questa sera vorrei parlare di giovani e di partecipazione”. Con queste parole è stato introdotto il progetto che si realizzerà durante il Salone e che vedrà protagonista la visione dei giovani professionisti lucani in un dibattito aperto alle due facce della medaglia.
Iniziata con la provocazione di Antonio Posterà, “i consulenti hanno perso credibilità?”, la tavola rotonda ha raccolto subito la sfida e ciascuno si è chiesto “come vengono percepiti i professionisti dalle imprese? L’avvocato è solo colui che presenta i decreti ingiuntivi? Il commercialista tiene semplicemente la contabilità e compila il bilancio? Il consulente del lavoro è solo colui che compila la busta paga?”
Una rete per un nuovo patto con i giovani – questo il nome del dibattito – è un momento dedicato alle imprese e ai professionisti, due realtà che spesso non si incontrano o che non riescono a parlare la stessa lingua. Durante l’incontro si discuteranno ed emenderanno i punti del Patto precedentemente stilato dalle Associazioni per impegnarsi ad essere vicini agli imprenditori in maniera etica e professionale. Ogni ordine divulgherà il Patto ai suoi associati per far sì che questa iniziativa non rimanga semplicemente un’intenzione ma si trasformi in una messa in opera costante e puntuale di principi condivisi.
“Il nostro lavoro consiste nello stare accanto alle persone mentre lavorano. Non siamo semplicemente dei fornitori si servizi alle imprese, il nostro dovere è operare per il bene della comunità in termini di produzione di reddito ma soprattutto in termini di miglioramento della qualità della vita” afferma Raffaella Liccione.
L’incontro tra il Presidente di Btobe e i giovani rappresentanti ha rivelato l’esigenza latente di interrogarsi sul come migliorare i rapporti tra le imprese e i professionisti: partendo da un’autocritica sulla scarsa propensione a fare rete si è accarezzata l’idea di presentarsi agli imprenditori come un dinamico e composito team di consulenza.
“Bisogna abbattere le barriere esistenti tra le diverse categorie professionali e l’incontro odierno già batte questa via” interviene Francesco Ferraioli; “Spesso per l’imprenditore i professionisti sono intercambiabili, non ci si sofferma sul grado di specializzazione di ognuno ed è per questo che dobbiamo lavorare per far capire loro che il compito del professionista non è limitare i danni ma prevenirli” prosegue Claudia Tortorelli.
Durante il Salone saranno presenti diversi sportelli consulenziali ai quali gli imprenditori di ogni età ed esperienza potranno rivolgere domande e affrontare problematiche legate al fare impresa.
In attesa dell’inaugurazione del III Salone per le imprese, le associazioni di categoria hanno già iniziato a redigere una bozza del Patto che verrà letto e firmato a conclusione del confronto.
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